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Tour de France, un Dennis da record è la prima maglia gialla. Nibali migliore dei big nella crono

di Alessandro Testa05 Luglio 2015
05 Luglio 2015
Rohan Dennis

L’australiano Rohan Dennis, prima maglia gialla del Tour 2015

Cronoprologo con sorpresa al Tour de France 2015. Nella città olandese di Utrecht il 25enne australiano Rohan Dennis ha battuto tutti, percorrendo 13,8 km in 14’.56”: la sua media di 55,446 km/h è il nuovo record della Grande Boucle. Al secondo e al terzo posto gli specialisti Tony Martin e Fabian Cancellara. Primo degli italiani il campione nazionale a cronometro Alberto Malori, giunto ottavo. Più indietro i favoriti per il successo finale: il migliore è stato il vincitore dello scorso anno, Vincenzo Nibali, che ha inflitto 7” di distacco al britannico Chris Froome, 15” allo spagnolo Alberto Contador e 18” al colombiano Nairo Quintana.

La prima maglia gialla. «Sono partito due ore e mezzo prima degli altri – ha detto dopo la premiazione un ancora incredulo Dennis – mi ero accorto di aver fatto un buon tempo, ma non pensavo certo che avrei potuto battere due corridori esperti come Martin e Cancellara». Il ciclista australiano, professionista dal 2013, non è comunque una sorpresa nelle gare contro il tempo: ha detenuto (anche se solo per 83 giorni) il record dell’ora, è campione del mondo in carica nella cronosquadre e il suo palmares conta anche un argento mondiale nella crono under 23 e cinque medaglie – un argento olimpico, più due ori e due argenti mondiali – nell’inseguimento a squadre su pista. Oggi Dennis indosserà la prima maglia gialla nella seconda tappa, Utrecht-Zelande, di 166 km, ancora nei Paesi Bassi. Il percorso, completamente pianeggiante, si presta ad un arrivo in volata con il tradizionale sprint per velocisti.

Il Tour 2015. Nonostante l’inizio poco impegnativo, la 102esima edizione del Tour de France si preannuncia durissima, con nove frazioni pianeggianti, tre collinari, una cronometro individuale, una cronosquadre e ben sette tappe di montagna con cinque arrivi in salita, che culmineranno sull’Alpe d’Huez alla penultima tappa. Sulla carta il percorso dovrebbe favorire gli scalatori puri – come il francese Thibaut Pinot, che ieri è andato insolitamente bene anche a cronometro, facendo addirittura meglio di Nibali – a danno dei passisti-scalatori. E’ probabile che, come lo scorso anno, i big aprano le ostilità sul pavé delle Fiandre, previsto già nella 4a tappa, Seraing-Cambrai. La battaglia proseguirà poi sui Pirenei e infine sulle Alpi: fino alla tradizionale passerella del 26 luglio sugli Champs-Elysées di Parigi, i corridori percorreranno 3.360 km, suddivisi in 21 tappe, con due giorni di riposo.

Alessandro Testa

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