Un festival urbano di light art. È Light Experience – Roma Glocal Brightness, alla sua seconda edizione. La rassegna, nata solo due anni fa, partirà oggi per concludersi domenica. Il V municipio della capitale, da Tor Pignattara fino al Pigneto, farà da palcoscenico al progetto in cui le luci saranno le protagoniste assolute dal tramonto a notte fonda.
La light art, infatti, è una forma di arte urbana contemporanea che, mediante la luce, trasforma le città in un museo a cielo aperto. RGB Light Experience, quindi, è nata con un obiettivo: valorizzare la periferia romana evidenziando il rapporto tra cittadini e territorio.
Lungo un percorso di quattro chilometri saranno allestite installazioni luminose interattive, opere site specific di light art, ma anche urban light e video mapping. E così giardini ed edifici, beni architettonici ed archeologici, saranno rivalutati attraverso diciannove opere inedite – di artisti celebri ed emergenti – ideate esclusivamente per il festival. Tra queste Building’s soul di Vj Alis e Iconografono di High Files – sulle storie degli abitanti di un palazzo e sulla realtà sospesa e ipnotica – Mapping gaming: the pinball realizzata, tra gioco e divertimento, da Gianluca del Gobbo e Librio di Massimo Rizzuto, opera alta sei metri, in continuo movimento.
Da segnalare, poi, anche numerosi incontri e workshop che si terranno questo fine settimana: da Gisella Gellini che si soffermerà sulla nascita della light art, a Maria Saggese che parlerà di light painting fino alla video performance live di Francesco Iezzi. Infine, tra i progetti speciali a cui partecipare ci sarà Photosintesi, un intervento artistico sperimentale all’interno dello spazio Arena Aurora che, servendosi di un estratto a base di clorofilla come pigmento temporaneo, colorerà il giardino dell’arena.