Poche parole, ma decise: “Niente figuracce”. Ha tuonato, così, Gennaro Gattuso in vista di Milan-Dudelange, in programma alle 18:55 a San Siro per la quinta giornata di Europa League. La sfida contro i lussemburghesi – finora squadra-cuscinetto del girone – sembra a senso unico, ma i rossoneri, in discussione, come il loro allenatore, non possono permettersi passi falsi. Tre punti stasera vorrebbero dire presentarsi all’ultimo scontro con l’Olympiakos con più sicurezze (mentali, e di classifica) per giocarsi la qualificazione ai sedicesimi, oltre che con velleità da primo posto allora sì, davvero legittime.
“Loro sanno giocare di squadra – ha precisato comunque Gattuso – e all’andata ci hanno fatto soffrire”. Come a dire: anche un impegno banale come questo – l’abisso tecnico fra le due formazioni è lampante – può rivelarsi complesso, se sottovalutato, se affrontato con la testa di un Milan ancora convalescente, segnato da passi avanti e pericolose retromarce, e per di più falcidiato dagli infortuni.
Altro spirito in casa Lazio, dove i sedicesimi sono già in cassaforte, e l’allenatore Simone Inzaghi guarda al primo posto occupato dall’Eintracht Francoforte. “Tre punti di ritardo sui tedeschi sono tanti – ha spiegato in conferenza stampa – ma loro affrontano il Marsiglia, e non è scontato vincano”. Non è scontato vinca neanche la Lazio, comunque, in trasferta con l’Apollon e con un turnover massiccio: “Vogliamo far bene al di là dei cambi – ha ribadito il tecnico. Sarà una bella possibilità di mettersi in mostra per chi gioca meno”.
Negli altri gironi, tiene banco la bagarre del gruppo G, con Villarreal, Spartak Mosca, Rangers e Rapid Vienna in due punti, mentre dominano le due big inglesi: l’Arsenal e il Chelsea di Maurizio Sarri, infatti, sono già qualificate.