Si scaldano i motori ma non gli spalti. Domenica 12 settembre torna il Gran Premio di Formula 1 a Monza, con la novità della “gara sprint” del sabato, ma in tribuna non ci sarà la folla di spettatori e appassionati degli scorsi anni. Le limitazioni imposte dal Governo nell’ultimo decreto anti-Covid e l’apertura tardiva delle vendite, scattate soltanto il 5 agosto, ha infatti portato un numero molto limitato di persone a scegliere di partecipare all’evento. Su 25mila biglietti disponibili quelli venduti potrebbero essere appena 16mila, molti dei quali provenienti dall’Olanda, a supporto del connazionale Max Verstappen, tornato in testa al mondiale davanti al pluricampione Lewis Hamilton, dopo il successo di domenica scorsa sul circuito di Zandvoort.
“Non contesto le regole del contenimento del pubblico al 50% per gli eventi all’aperto – ha dichiarato Il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani -. Saremo sempre rispettosi, convinti della necessità di essere ligi alle regole. Ma fare il Gran Premio con la vendita dei biglietti sbloccata solo dal 5 agosto non ha certo aiutato. Perderemo 15-16 milioni di euro”.
Alla conferenza stampa di presentazione del Gran Premio, ieri mattina, non è mancata anche l’amarezza del presidente dell’Autodromo Nazionale di Monza Giuseppe Redaelli e del sindaco di Monza Dario Allevi, che insieme hanno evidenziato come questa situazione abbia “portato parecchie aziende a disertare questo appuntamento e molti tifosi stranieri a riversarsi in altri Gran Premi, con gli autodromi aperti al 100% e con 100mila spettatori”.
Intanto domenica la gara si aprirà con un omaggio agli ori olimpici e paralimpici di Tokyo, con 17 atleti che faranno il giro dell’Autodromo a bordo del truck della F1 sventolando il tricolore, mentre sabato verranno ricordati i 100 anni dal primo GP d’Italia e sarà intitolata la Parabolica al pilota Michele Alboreto, a vent’anni dalla sua scomparsa.
