Si è avvalso della facoltà di non rispondere Khali Be Greata, 27 anni, nigeriano, arrestato con l’accusa di aver ucciso con una coltellata alla gola un uomo di 52 anni. È successo nella mattinata di ieri, al mercatino di libero scambio “Barattolo”, alla periferia nord di Torino. La vittima è Maurizio Gugliotta, residente a Settimo Torinese e originario di Catanzaro.
L’aggressione è avvenuta all’interno degli spazi recintati adibiti al mercato, meglio conosciuto come “Suk” e ribattezzato dalla giunta pentastellata come “Barattolo”, che negli anni passati è già stato al centro di numerose polemiche. Ancora da accertare le cause dell’aggressione.
Secondo alcuni testimoni, a scatenare la violenza sarebbe stata una lite di per gli spazi tra le bancarelle. “La vittima voleva passare ma non riusciva, così la discussione è degenerata. Il cinquantenne è stato colpito alla gola ed è caduto a terra, tra due auto. Un ragazzo della sorveglianza è subito accorso, ma per l’uomo non c’è stato niente da fare. Allora sono arrivate anche le forze dell’ordine e poco dopo un’ambulanza”. Sono le parole di un uomo egiziano che ha affermato di frequentare il mercato ogni domenica.
Secondo i gestori dell’area di libero scambio però, l’aggressore non era tra i venditori. “Non era registrato. Noi abbiamo una mappa con tutti i 700 venditori che espongono merce al mercato e lui non lo abbiamo mai visto”, ha dichiarato il presidente dell’associazione ViviBlon Francesco Planeta. “C’è un regolamento che noi facciamo rispettare: ogni ambulante consegna la fotocopia dei suoi documenti e la sua merce deve essere tracciabile. Conosco la vittima, veniva spesso a comprare. Ma l’aggressore no, non era quiper vendere”, ha spiegato.
Il giovane nigeriano ha in seguito tentato di aggredire anche un altro uomo, rimasto ferito solo lievemente al petto, a causa di abiti molto spessi che indossava e che avrebbero attutito il colpo. Il 27 enne è stato arrestato dagli agenti della Polizia municipale e ascoltato dal pm Giancarlo Colace, che ha avviato un’indagine sul caso. Incensurato, Khalid Be Greata, ha un permesso di soggiorno in Italia ma a Torino risulta essere senza dimora fissa.
Per il momento la sindaca Appendino non ha rilasciato dichiarazioni nè preso decisioni sul futuro del mercatino. Per stamattina è stato convocato in Prefettura un vertice sulla sicurezza.