La Digos di Torino ha eseguito quattordici misure cautelari nei confronti degli antagonisti storici della Tav. Il blitz è scattato dopo un’indagine sulle proteste No Tav in Val Susa dello scorso 27 luglio, durante il festival dell’Alta Felicità, quando il corteo ha raggiunto il cantiere di Chiomonte, provando a rompere la cancellata.
I presunti responsabili sono accusati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento, travisamento, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Le perquisizioni eseguite all’alba dai poliziotti della Digos si sono concentrate nei confronti di alcuni militanti del centro sociale torinese Askatasuna, che sono stati denunciati.
In carcere sono finiti Giorgio Rossetto e Mattia Marzuoli, leader del centro sociale di Torino. Emilio Scalzo e Olivero Fuggera invece dovranno rispettare il divieto di dimora nei comuni della Val Susa e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.