ROMA – Sfida dell’Antitrust contro la “cicatrice francese”. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti del social network TikTok a causa dell’elevata presenza di contenuti autolesionistici all’interno della piattaforma. L’ultima sfida virale proviene dalla Francia e prende il nome di “cicatrice francese”. Consiste nel procurarsi un segno rosso in viso dandosi dei forti pizzicotti al fine di ottenere una parvenza da “duri”.
L’Antitrust ha contestato alla società irlandese TikTok Technology Limited la mancata predisposizione di adeguati sistemi di monitoraggio dei contenuti, soprattutto in presenza di fruitori del servizio particolarmente vulnerabili quali i minori. La piattaforma TikTok è infatti in costante crescita, soprattutto grazie alla sua fruizione semplice e immediata, che si rivolge prettamente ad un pubblico estremamente giovane. Sono proprio loro, infatti, i protagonisti di tali sfide estreme, che tendono spesso a sfociare in situazioni ben più drammatiche di uno sfogo sul viso.
Secondo L’Antitrust, inoltre, la società non avrebbe applicato le proprie linee guida, che contemplano la rimozione di contenuti relativi a sfide pericolose, suicidio, autolesionismo e alimentazione scorretta. Infine, è stato contestato lo sfruttamento di tecniche di intelligenza artificiale colpevoli di provocare un indebito condizionamento dell’utenza. Il riferimento riguarda l’algoritmo utilizzato da TikTok, in grado di personalizzare la visualizzazione dei contenuti dell’utente sulla base di singoli dati che registra attraverso la funzione dei “mi piace”.
Alla luce di tutti questi motivi l’Antitrust, con l’ausilio del Nucleo Speciale della Guardia di Finanza, ha ispezionato la sede italiana di TikTok. Il procedimento coinvolge anche la società inglese.