Theresa May prima di diventare premier in seguito alla crisi di governo derivata dalla Brexit riteneva un danno l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. A rivelarlo uno scoop del Guardian che stamattina ha pubblicato una registrazione audio ottenuta da una fonte anonima. La registrazione riguarda un incontro di May con alcuni investitori e finanzieri della City organizzato a Londra il 26 maggio scorso dalla banca d’affari Goldman Sachs. L’incontro a porte chiuse durò un’ora in tutto e la registrazione è pronta a creare non poco imbarazzo al numero 10 di Downing Street. L’allora segretaria all’Interno dichiarava:
Penso che le argomentazioni di tipo economico siano chiare. Penso che essere parte di un blocco commerciale da 500 milioni di persone sia una cosa significativa per noi. Penso, come dicevo prima, che molte persone investiranno nel Regno Unito perché il Regno Unito è in Europa. Se non fossimo in Europa, penso che molte società si chiederebbero se hanno bisogno di avere una presenza in Europa invece che nel Regno Unito. Quindi penso che ci siano precisi vantaggi per noi in termini economici. E come ho già detto ci sarebbero benefici anche per la sicurezza.
Un errore politico, una contraddizione evidente con le posizioni recenti della May che nelle ultime settimane ha abbracciato convintamente la retorica pro-Brexit. Il 4 settembre la prima ministra durante un incontro con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, dichiarava: “La nostra economia non solo resisterà ma continuerà a crescere sempre più forte”. L’ultimo scoop del Guardian accende i toni nel mondo politico inglese, parole dure arrivano da Tim Farron leader dei Liberal Democratici: “ignorando i propri consigli è pronta ad infliggere un monumentale atto di autolesionismo all’economia britannica”