Il presunto autore degli attentati dinamitardi in Texas, una sorta di nuovo Unabomber, si è fatto esplodere nella sua macchina, prima di essere catturato dalla polizia. Secondo quanto riportato dai canali della Cnn e dalla Bbc, l’uomo ha colpito quattro volte ad Austin, causando due morti e alcuni feriti. Ieri sera l’ultimo attacco a Schertz – sempre in Texas –, dove un pacco bomba è esploso in un centro di distribuzione della FedEx, ferendo due dipendenti del corriere internazionale.
Da quando gli attentati sono iniziati il 2 marzo, lasciando la capitale del Texas terrorizzata per 19 giorni, gli investigatori hanno cercato senza sosta degli indizi che potessero portare all’identificazione del mandante, definendo gli attacchi il lavoro di un “serial bomber”. Nelle ultime ore le squadre di sorveglianza hanno rintracciato il veicolo del sospettato, in un hotel a Round Rock, a nord di Austin. Quando gli agenti si sono avvicinati al veicolo, l’uomo ha fatto esplodere una bomba, uccidendosi e ferendo un agente.
Dopo la notizia ufficiale, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha scritto su twitter: “Il sospetto dell’attentato di Austin è morto, ottimo lavoro da parte delle forze dell’ordine e tutti gli interessati!”.
Le autorità non sanno ancora se ha agito da solo o quale fosse la sua motivazione, è probabile che l’uomo più che per motivi razziali, abbia agito per odio. La prima esplosione ha ucciso il 39enne Anthony Stephan House il 2 marzo. Nella seconda, il 12 marzo, ha perso la vita il diciassettenne Draylen Mason. La terza è avvenuta alcune ore più tardi e ha ferito gravemente una donna di 75 anni. L’ultima, come detto, ha interessato la FedEx.
