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HomeCronaca Terrorismo, convalida fermo per somalo arrestato a Bari dopo la strage di Strasburgo

Terrorismo, convalida fermo
per somalo arrestato a Bari
dopo la strage di Strasburgo

L'uomo risulterebbe affiliato all'Isis

Incastrato dalle intercettazioni

di Camilla Canale17 Dicembre 2018
17 Dicembre 2018

Un fermo immagine fornito dalla polizia mostra il materiale intercettato dalla Dda di Bari nell'indagine sul presunto terrorista somalo, fermato il 13 dicembre scorso mentre tentava di scappare. ANSA/POLIZIA EDITORIAL USE ONLY NO SALES

“Mettiamo bombe a tutte le chiese d’Italia. La Chiesa più grande dove sta? Sta a Roma?”. Così una delle frasi intercettate dalla Dda di Bari nell’indagine sul presunto terrorista somalo, fermato il 13 dicembre scorso mentre tentava di scappare. Il provvedimento restrittivo è stato dettato dall’urgenza per “possibili progettualità ostili alle festività natalizie e alle chiese” spiegano gli investigatori.

Gli inquirenti indagavano da tempo sul cittadino somalo. Grazie alle intercettazioni telefoniche e telematiche, gli investigatori della Digos hanno raccolto numeroso materiale sospetto in possesso del presunto terrorista riconducibile all’ideologia jihadista.

All’indomani dell’attentato di Strasburgo, il fermo d’urgenza si è reso necessario. Dalle intercettazioni telematiche si è constatato che l’uomo aveva scaricato delle foto sul Vaticano.

Sabato mattina, assistito da un difensore di fiducia e da un interprete, l’indagato ha reso interrogatorio in carcere nel l’udienza di convalida dinanzi al gip. Ha risposto per circa due ore alle domande del giudice e del pm della Dda di Bari che coordina le indagini, Giuseppe Maralfa, contestando le accuse di terrorismo.

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