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Terremoto in Nepal, si temono 10mila vittime

di Alessandro Testa28 Aprile 2015
28 Aprile 2015

Nepal earthquakeE’ già salito a 4.310 morti e potrebbe arrivare a 10mila il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito il Nepal sabato scorso. Ad annunciarlo è stato lo stesso primo ministro del paese himalayano Sushil Koirala. Mentre si continua a estrarre alcuni sopravissuti da sotto le macerie, la polizia continua ad aggiornare periodicamente la triste contabilità del sisma. I distretti più colpiti sono quelli di Sindhupalchowk, Kathmandu, Nuwakot, Dhading, Bhaktapur, Gorkha, Kavre, Lalitpur e Rasuwa.

Pochi elicotteri e pochi ospedali. Il premier Koirala ha anche ammesso di fronte al Parlamento che le operazioni di soccorso «non sono state efficaci: finora non è stato in grado di inviare aiuti nelle aree colpite a causa di problemi logistici e di capacità di coordinamento». Nonostante la situazione sia drammatica anche nella stessa capitale Kathmandu – dove però cominciano ad arrivare gli aiuti internazionali – il problema principale è quello di portare soccorso alle popolazioni isolate nelle numerose zone di alta montagna, dove le poche strade sono ormai quasi tutte impercorribili. Al momento le forze armate nepalesi dispongono però solo di dieci elicotteri da trasporto, più tre inviati dalla vicina India. Al collasso anche il sistema ospedaliero di quello che già prima del sisma era il paese più povero della regione: molti dei 7.600 feriti finora accertati, infatti, sono curati alla meglio sotto le tende di improvvisati ospedali da campo.

Ancora scosse, ancora paura. Ma a dormire senza un tetto sulla testa sono oggi centinaia di migliaia di nepalesi: chi abitava nei 400mila edifici distrutti dal sisma e chi semplicemente ha paura che la sua casa possa crollare a causa di una delle forti scosse di assestamento che continuano a colpire il Nepal, e che vengono avvertite anche nelle regioni confinanti di Cina (cioè il Tibet), India, Bangladesh e Bhutan. Solo la scorsa notte sono state registrate otto scosse di magnitudo compresa tra i 4,8 ed i 3,9 gradi della scala Richter.

Sisma Nepal: Everest, italiani 'visto morte in faccia'Nuove valanghe sull’Everest, italiani in salvo. Le continue scosse continuano a causare problemi anche sull’Everest, dove un’altra valanga ha colpito il campo base a quota 5.500 metri, distruggendo numerose tende, dopo che nei giorni scorsi sono morti 22 alpinisti. Secondo Pietro Corezza, addetto stampa dell’associazione EvK2CNR, i due campi avanzati a quota 6.000 e 6.500 metri sarebbero già stati evacuati, mentre chi si trova ancora al campo base – tra questi gli italiani Zaffaroni e Boscolo – «è rimasto volontariamente, ritenendolo più sicuro piuttosto che scendere a valle in villaggi distrutti al 99% e dove scarseggia anche l’acqua potabile, che invece in quota può essere facilmente ricavata bollendo la neve». Altri cinque connazionali si sono invece rifugiati nel laboratorio “Piramide” del CNR, danneggiato solo in minima parte dal terremoto ed autosufficiente dal punto di vista energetico, che si trova a 5.050 metri in una zona non interessata dalle valanghe.

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