STRASBURGO – Dopo anni di negazionismo, arriva finalmente una sentenza definitiva sulla Terra dei Fuochi. A mettere nero su bianco “il rischio per la vita degli abitanti” dell’area a nord di Napoli e a sud di Caserta ci pensa la Corte europea dei diritti umani. Strasburgo condanna le autorità italiane per non aver preso le dovute misure. La Corte, nella sentenza, stabilisce che Roma deve introdurre, senza indugio, misure in grado di affrontare in modo adeguato il fenomeno dell’inquinamento nella Terra dei Fuochi.
I dettagli della sentenza: “Rischi sufficientemente gravi”
Il verdetto espresso da Strasburgo riconosce un rischio per la vita “sufficientemente grave, reale e accertabile”, che può essere qualificato come “imminente”. I giudici ritengono inoltre che “non ci siano prove sufficienti di una risposta sistematica, coordinata e completa” da parte delle autorità. I progressi nel valutare l’impatto dell’inquinamento vengono giudicati “lenti”, quando invece occorreva “celerità”. La Corte ritiene che Roma sia stata negligente nella “strategia di comunicazione” per informare la popolazione dell’area “sui rischi potenziali o reali per la salute”, con alcune informazioni che sono state “coperte per lunghi periodi dal segreto di Stato”.
Don Patriciello: “Ci infagavano ma siamo andati avanti”
“Quante calunnie abbiamo dovuto subire; quante minacce; quante derisioni; quante offese; quante illazioni… I negazionisti, ignavi, collusi, corrotti, ci infangavano… Siamo andati avanti. Convinti. Vedevamo con i nostri occhi lo scempio delle nostre terre e delle nostre vite”. Don Maurizio Patriciello commenta così, sui social, la sentenza della Corte europea dei diritti umani. “Un ricordo commosso va ai nostri morti di cancro”, scrive il parroco di Caivano.
Cangiano (FdI): “Ora un’inchiesta specifica dedicata alla Terra dei Fuochi”
Gerolamo Cangiano, vicepresidente della Commissione Ecomafie, risponde a Strasburgo sostenendo che “la lotta ai reati ambientali è una priorità assoluta del governo Meloni”. Il parlamentare di FdI assicura anche che la Commissione Ecomafie sta lavorando “su un’inchiesta specifica dedicata alla Terra dei Fuochi, con un focus particolare sul gravissimo problema dell’inquinamento delle falde acquifere”.