L’Occidente ha subito condannato l’annessione russa delle repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk. Una mossa, quella di Putin, che era già stata prevista dalla Casa Bianca. Il presidente Biden ha emesso un ordine esecutivo che vieta nuovi investimenti, scambi e finanziamenti da parte di cittadini statunitensi verso, da o nelle regioni filorusse dell’Ucraina. La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha aggiunto: “Per essere chiari: queste misure si aggiungono a quelle rapide e severe che abbiamo preparato in coordinamento con alleati e partner, se la Russia dovesse invadere ulteriormente l’Ucraina”.
I have signed an Executive Order to deny Russia the chance to profit from its blatant violations of international law. We are continuing to closely consult with Allies and partners, including Ukraine, on next steps. pic.twitter.com/ZS81ivAPgs
— President Biden (@POTUS) February 22, 2022
La condanna di Johnson
Duro il primo ministro inglese Boris Johnson che parla di ”un’invasione su larga scala dell’Ucraina” da parte di Putin e avverte che la Gran Bretagna è pronta a mettere in atto sanzioni economiche. Alcune delle misure previste colpiranno direttamente chi “ha sostenuto la macchina da guerra russa”.
Consiglio per gli Affari esteri a Parigi
Anche l’Unione europea comincia a muoversi in tal senso. L’Alto Rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, ha annunciato questa mattina la convocazione di un Consiglio per gli affari esteri informale a Parigi. In Francia sono già presenti i ministri degli Esteri europei. Sul tavolo ci sarà l’approvazione di un primo pacchetto di sanzioni contro la Russia secondo uno schema che dovrebbe prevedere l’inserimento nella lista nera di altre personalità russe coinvolte nell’azione di Mosca sul Donbass. Si discute anche lo stop agli scambi commerciali con Donetsk e Luhansk.
L’impatto sui mercati e il worst-case
Nel frattempo l’escalation di tensione ha già avuto effetti negativi ma la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente. Nel peggiore dei casi si registrerebbe un calo del 9% dei mercati azionari europeo e giapponese, e del 6% di quello statunitense.