Non sembra terminare lo scontro nella maggioranza tra Lega e Movimento 5 Stelle. Dopo il ritiro da parte della Lega dell’emendamento contenuto nel ddl anticorruzione, che prevedeva norme più morbide sul peculato e che secondo i pentastellati avrebbe portato benefici nei processi di alcuni dirigenti del Carroccio, nella notte è stato modificato alla radice anche il decreto fiscale, con il taglio della dichiarazione integrativa, fortemente voluta dalla Lega e avversato dal Movimento.
Non solo, sono poi montate le tensioni anche sulla questione dei rifiuti, all’indomani delle dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini, a margine dell’incontro del Comitato per l’ordine e la sicurezza tenutosi ieri a Napoli. Salvini, in merito alla questione dello smaltimento di rifiuti in Campania, che potrebbe divenire ancor più critica con la chiusura temporanea per manutenzione del termovalorizzatore di Acerra che avverrà a febbraio, si è espresso in toni drastici. “Temo si rischi il disastro ambientale – ha detto – una emergenza a livello mondiale, sia sanitaria e sociale. In Campania ci vorrebbe un termovalorizzatore per ogni provincia”.
Pronta la replica del vicepremier Luigi Di Maio “Gli inceneritori non c’entrano una ceppa” e del presidente della Camera Roberto Fico: “E’ uno schiaffo forte a questa città e a questa Regione arrivare qui e dire che ci vuole un termovalorizzatore a provincia dopo le lotte che sono state fatte e dopo l’avanzamento delle nuove tecnologie”. Critica anche la presidente della Commissione Ambiente del Senato per il Movimento 5 Vilma Moronesi che ricorda come Matteo Salvini non abbia particolare competenza in campo ambientale, funzione che spetta invece al ministro dell’ambiente Costa.