MOSCA – È scontro duro fra Londra e Mosca dopo l’annuncio dell’invio da parte della Gran Bretagna di armi contenenti proiettili con uranio impoverito. La notizia è arrivata martedì 21 marzo al termine dei colloqui fra Xi Jinping e Vladimir Putin, in cui sono stati siglati importanti accordi economici per rimarcare il forte rapporto fra le due superpotenze. Nessun contatto invece tra Xi e Zelensky, nonostante all’inizio si fosse ipotizzata una telefonata.
I rischi delle armi all’uranio impoverito
Dalla Gran Bretagna arrivano dunque, come confermato dal ministero della Difesa britannico, armi perforanti già in dotazione a diversi paesi del mondo, sebbene negli anni ci siano state molte polemiche sulla legalità del loro utilizzo. In passato infatti molte patologie dei reduci di guerra sono state associate all’uso di queste munizioni, anche se ufficialmente nessuno studio ha confermato con certezza che la presenza di legami diretti.
La risposta della Duma
Secondo la Duma “una guerra all’ultimo ucraino può diventare una guerra all’ultimo europeo”, per cui si rischia che la fornitura di armi ad uranio impoverito da parte di Londra possa portare a una tragedia su scala globale. “Deve essere chiaro – ha affermato il presidente della Duma Vyacheslav Volodin – che il passo successivo alla fornitura di munizioni all’uranio impoverito potrebbe essere l’uso di una bomba sporca da parte del regime di Kiev. Se ciò accade, non si tornerà indietro”. La Russia ha anche criticato con ostilità la reazione occidentale alla visita di Xi Jinping a Mosca. Quello che conta per la Federazione è solo e soltanto “il suo risultato”, così come ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Nuovi attacchi sulla regione di Kiev
Intanto continua la battaglia sul campo. Nella notte tra martedì e mercoledì la regione di Kiev è stata nuovamente sotto assedio. Il bilancio provvisorio è di 4 morti e 4 dispersi, dopo che i soccorsi hanno estratto una persona dalle macerie. Dura la reazione del presidente Zelensky: “Più di 20 droni iraniani assassini, oltre a missili e numerosi bombardamenti. E questo solo nell’ultima notte di terrore russo contro l’Ucraina – ha detto -. Ogni volta che qualcuno cerca di sentire la parola pace a Mosca, viene dato un altro ordine per questi raid criminali”. Nella mattina di mercoledì invece un missile russo ha colpito un edificio a più piani a Zaporizhzhia.
Il fronte Bakhmut
Inoltre secondo quanto riferisce l’intelligence britannica sembra che “l’offensiva russa su Bakhmut si stia indebolendo”. I combattimenti proseguono attorno al centro della città, con la difesa ucraina costantemente a rischio accerchiamento da nord e sud. Secondo, invece, fonti filorusse in Donetsk sembra che le forze di Mosca abbiano quasi completamente bloccato la città. Sul fronte orientale vicino a Bakhmut questa mattina il presidente Zelensky è giunto in visita a sorpresa.
Attacco a Sebastopoli respinto da flotta russa
Dal fronte russo invece, secondo quanto riferisce la Tass, la flotta di Mosca ha riferito di aver respinto un attacco con droni di superficie a Sebastopoli. “Finora tre droni sono stati distrutti. Hanno tentato di penetrare nella baia, ma i nostri uomini della Marina hanno aperto il fuoco contro di loro. Inoltre, sono state attivate le difese aeree”, ha scritto il governatore della città. Intanto una persona è stata uccisa oggi nella regione russa di Belgorod, confinante con l’Ucraina, in un bombardamento delle forze di Kiev.
Gli Usa accelerano sulla consegna di armamenti all’Ucraina
Dagli Stati Uniti invece accelerano le procedure di invio a Kiev dei tank Abrams, ma anche dei missili Patriot. I due sistemi di difesa missilistica – il primo americano e l’altro costruito in Germania – saranno dispiegati sul territorio ucraino nelle prossime settimane. Nel frattempo un gruppo di 65 soldati ucraini completerà nei prossimi giorni il suo addestramento a Fort Skill, in Oklahoma, per poi essere trasferito in Europa.