“La politica non entra nel consiglio di amministrazione di Telecom”. E’il commento di Tarak Ben Ammar, membro del consiglio del gruppo, alla decisione di affidare La7 in esclusiva alla Cairo Communication. L’editore e presidente del Torino calcio, Urbano Cairo, è ora ufficialmente in trattativa con Telecom Italia per la cessione di Ti Media, la società di telecomunicazioni che controlla la rete televisiva.
La scelta del Cda. Il consiglio di amministrazione si è concluso ieri in tarda serata. Il board ha scartato l’offerta alternativa arrivata dal fondo Clessidra ed ha giudicato fuori tempo massimo la proposta arrivata in extremis dall’imprenditore Diego Della Valle. “Per quanto ci riguarda – ha commentato il patron della Tod’s – volevamo tentare di costruire un modello nuovo di società di media che coinvolgesse un gruppo di investitori italiani, professionisti che lavorano attualmente a La7 e altri che sarebbero arrivati, per cercare di sviluppare con ancora più determinazione un polo televisivo coerente con i principi di salvaguardia dell’indipendenza dell’informazione”.
La scelta di Urbano Cairo, il cui gruppo si occupa già della vendita degli spazi pubblicitari dell’emittente televisiva, è stata presa “a maggioranza” e non all’unanimità. Cairo avrà due settimane di tempo per definire l’acquisto de La7 e ora che ha l’esclusiva guarda già avanti: “Adesso è importante mettersi velocemente al lavoro – ha commentato a caldo – per dare slancio alla rete che ha dei punti di forza notevoli ma anche costi notevoli. Bisogna trovare un equilibrio”.
Il futuro della rete. Staremo ora a vedere se le abilità imprenditoriali ed editoriali del gruppo Cairo riusciranno a portare avanti la rete televisiva che è ormai considerata da tempo il terzo polo televisivo, in alternativa a Rai e Mediaset. Mentre le tv generaliste registrano tutte, chi più chi meno, un generalizzato calo di ascolti, La7 continua ad affermarsi come un canale di qualità, che riesce a raggiungere ascolti notevoli con programmi di informazione ed inchiesta. Il telegiornale diretto da Enrico Mentana ha superato il 10% di share e la trasmissione di Michele Santoro, “Servizio Pubblico”, ha sfondato il picco dei nove milioni di telespettatori nella serata con Silvio Berlusconi ospite. Il principale nodo da affrontare ora, quello cui guardano tutti i dipendenti dell’emittente ed i suoi telespettatori, è mantenere il più possibile un’indipendenza editoriale. Paure diffuse, che indussero Cairo a smentire a chiare lettere, ben prima della decisione di ieri, qualsiasi suo coinvolgimento politico. “Sono fuori e lontano dalla politica di Silvio Berlusconi, non mi ha mai visto nei convegni di Forza Italia e non mi vedrà – dichiarò in un’intervista sul Fatto Quotidiano il 7 febbraio scorso – Non so se venderanno La7 a me, ma penso di sapere esattamente cosa fare, e come. E di poter garantire solidità finanziaria e nessuna ombra sulla linea editoriale: Mentana e Santoro per me sono inamovibili”.
Giulia Di Stefano