HomeCronaca Telecamere anti-spaccio per Pigneto e San Lorenzo. Marino dà il via al progetto sicurezza

Telecamere anti-spaccio per Pigneto e San Lorenzo. Marino dà il via al progetto sicurezza

di Elisa Mariella08 Luglio 2014
08 Luglio 2014

pignetoSembra esserci una svolta nella triste e quasi inesorabile decadenza di due fra i quartieri storici di Roma, San Lorenzo e Pigneto: arriva proprio dal Campidoglio, dopo le numerose polemiche degli scorsi giorni che hanno interessato il primo cittadino Ignazio Marino e il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, la proposta di installare nei punti più “caldi” delle due zone, telecamere anti-spaccio. Una linea dura che per molti versi renderebbe Roma quasi al pari di Londra dove la sicurezza è da sempre uno dei problemi maggiormente sentiti dalla capitale britannica.

 Pigneto e San Lorenzo, sono stati negli ultimi tempi oggetto di numerose polemiche per via dell’alto tasso di criminalità che da mesi ormai ha colpito i vicoli di queste due zone della capitale. Volendo sorvolare sulla sporcizia e sulla poca cura delle strade che, ogni giorno, vengono percorse da ragazzi, turisti, residenti, il problema più grande per Pigneto e San Lorenzo è lo spaccio di sostanze stupefacenti. Quando scende il buio, complice anche la mancanza di un’illuminazione adeguata, le strade di due fra i luoghi della movida romana più conosciuti si trasformano in posti frequentati da bande di spacciatori senza scrupoli, che spesso intimidiscono chi vorrebbe far rientro a casa o semplicemente godersi una serata senza doversi preoccupare di guardarsi continuamente alle spalle. È proprio degli scorsi giorni la notizia dell’ultima aggressione al buio avvenuta ai danni dell’attivista Vladimir Luxuria, aggredita e minacciata nei vicoli del Pigneto dopo aver partecipato a una manifestazione anti-droga proprio accanto ai residenti del quartiere.

La linea dura scelta dal comune di Roma e già preannunciata dal ministro dell’Interno Angelino Alfano qualche tempo fa, aiuterebbe a tenere sotto controllo non solo il dilagare di spacciatori e consumatori di droghe ma permetterebbe anche di ridurre anche fenomeni come l’abusivismo, la prostituzione che soprattutto al Pigneto non permettono più ai residenti di condurre una vita tranquilla. “Il Comune fa e continuerà a fare la sua parte in due modi: vigilerà affinché ci sia un’azione per la quale ringraziare le donne e gli uomini delle forze dell’ordine, e sul modello di Londra, evidentemente in proporzione perché non abbiamo lo stesso livello di risorse” ha detto il primo cittadino alla conferenza di ieri al Campidoglio, sottolineando poi che questo è un progetto che diventerà concreto nei prossimi trenta giorni.

Tolleranza zero rispetto allo spaccio che infesta i quartieri, troppo spesso abbandonati a loro stessi, così come chi li abita. È facile, se si prova a passeggiare fra le vie del Pigneto, percepire sconforto, paura, delusione. Nessuno si sveglia pensando che da domani cocci di vetro, lacci emostatici macchiati di sangue, siringhe usate e abbandonate davanti ai portoni scompaiano magicamente dalle strade. Forse però, la svolta dura del comune potrebbe, questa volta, restituire ai cittadini di questi due quartieri storici di Roma, un po’ di serenità e voglia di continuare a combattere per ridare nuova vita alle strade che tanto amano.

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