Dopo due giorni di scontri, questa mattina il Parlamento ha revocato il disegno di legge su agenti stranieri che, approvato martedì in prima lettura, richiedeva alle organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall’estero di registrarsi come “agenti di influenza straniera”. Il modello, già in vigore in Russia, è visto dalle opposizioni come una minaccia alla libertà di espressione. Se approvata avrebbe portato il Paese nell’elenco di Stati antidemocratici ostacolando il processo di integrazione europea della Georgia. A Tbilisi in migliaia si sono radunati davanti al Parlamento per dire no alla legge pro Putin e per chiedere all’Europa e agli Stati Uniti di sanzionare gli oligarchi. La polizia e le forze speciali sono intervenute e hanno disperso con lacrimogeni e idranti i manifestanti. Circa 50 persone sono rimaste ferite e più di cento arrestate.
Tbilisi sogna l’Ue: revocata la legge filorussa
09 Marzo 202364