Oggi nuovo sciopero per i taxi. Il blocco nazionale, che interrompe il servizio dalle 8 alle 22, era stato proclamato dal ‘parlamentino’ dei tassisti, riunito a Roma lo scorso 14 marzo. Con la motivazione che “il governo non è stato in grado di fornire alcun tipo di risposta a semplici domande, nascondendosi dietro la sovranità del parlamento”, come si legge in una nota delle associazioni di categoria.
Non è bastato a fermare i sindacati la bozza del provvedimento presentata lo scorso martedì dal ministero dei trasporti, che prevede una regolamentazione su ncc e auto bianche. Così si legge nel primo articolo della bozza, il decreto mira ad “evitare pratiche di esercizio abusivo nell’attività di noleggio con conducente e del servizio taxi.”
“Pur valutando positivamente lo sforzo dei ministeri, non è ritenuto sufficiente il risultato raggiunto, – hanno spiegato Ugl, Uil, Usb, Unica Cgil, Cisl fit, Fast Confsal e Federtaxi Cisal. Le sigle si sono mostrate quindi convinte a proseguire il confronto con il governo. Secondo Nicola Giacobbe di Unica taxi Cgil “il servizio taxi è fermo in tutta Italia. Ringrazio i tassisti che si stanno adoperando per fornire il servizio alle fasce deboli e chiediamo scusa agli utenti per i disagi”. Qualche sigla tuttavia, come Uritaxi e gli aderenti a Legacoop, ha ribadito che non sciopererà. È proprio il leader di UriTaxi, Loreno Bittarelli, ad affermare che stamattina “ci sono poche auto in giro anche perché i tassisti hanno paura di ritorsioni da parte di chi sta facendo lo sciopero”.
A Roma è in corso infatti il corteo dei tassisti, aperto da lavoratrici donne. Il gruppo arriverà in piazza Madonna di Loreto per un’assemblea nella quale i sindacati informeranno i tassisti delle ultime novità apprese ieri durante la riunione con il governo conclusa con un nulla di fatto.
Anche a Milano si sono fermati i taxi che normalmente esercitano il servizio presso la Stazione Centrale così come a Linate. In piazza Luigi di Savoia i conducenti sono riuniti in assemblea sotto una bandiera tricolore. La situazione generale è però, secondo la Questura di Milano, al momento tranquilla.
Auto bianche ferme anche a Napoli dove un corteo di circa 600 conducenti è partito da Porta Capuana diretto alla sede della Prefettura in Piazza Plebiscito, con la conseguenza di un forte rallentamento del traffico nella zona centrale. L’adesione alla protesta appare massiccia, così come in Piazza Castello a Torino, dove è presente un presidio di circa trecento taxi. Nessuna interruzione del servizio invece a Genova.