Carlo Tavecchio, presidente della Figc, è stato condannato per razzismo in seguito alle frasi infelici pronunciate davanti ai delegati della Lega Dilettanti nei confronti dei giocatori stranieri che militano nel campionato italiano di serie A. «Extracomunitari che prima mangiavano le banane e che ora giocano nel nostro campionato, magari nella Lazio», aveva detto.
Così dopo quasi due mesi e mezza dal fatto, la Uefa ha accertato che i commenti fatti da Tavecchio sono razzisti. La disciplinare ha quindi stabilito che per i prossimi sei mesi non potrà ricoprire nessuna carica ufficiale né essere eletto in un organismo Uefa. Salterà dunque anche la sua partecipazione al Congresso del 24 marzo del 2015 e dovrà organizzare sempre nel giro di sei mesi un evento speciale in Italia per accrescere la consapevolezza della lotta contro il razzismo. L’unica nota positiva è che comunque gli verrà permesso di seguire la Nazionale e partecipare all’ incontro con le delegazioni straniere come quella di domenica prossimo a Malta.
Tavecchio, una volta appresa la notizia e conosciuto il verdetto non si è dimesso e ha trovato un accordo con la Commissione Etica e Disciplina dell’Uefa che mette fine a un caso unico mai accaduto nel calcio italiano.
Le reazioni del mondo del calcio. Il primo a commentare la condanna della Uefa è stato Demetrio Albertini che in maniera molto elegante ha ribadito come l’episodio ha messo il mondo sportivo in grande difficoltà sul piano internazionale. Ma non solo, per l’ex calciatore del Milan, la cosa ingiustificabile è che quelle frasi sono state pronunciate prima delle elezioni per la presidenza della Figc, quindi secondo Albertini, gli elettori che hanno votato per Tavecchio sapevano benissimo dell’accaduto. Le fa eco Cecilie Kyenge, eurodeputato Pd, che si è trovata d’accordo con la Uefa nel sanzionare quelle frasi razziste.
Botta e risposta. Intanto nel mondo del calcio si registra un’altra polemica: il mister Conte ha richiamato Bonucci per i tweet pubblicati dopo la vittoria della Juve sulla Roma.
« Godo. Fino alla fine forza Juve. Vincere è l’unica cosa che conta. Sciaquatevi la bocca!!!»
Ventimila i «mi piace» conquistati sul web ma anche tanti gli insulti da parte della tifoseria giallorossa. Un quadrettino di esultanza che sembrava perfetto ma che ha fatto imbestialire Conte tanto da convocare in sede privata il centrocampista della Juve. “Un altro tweet e torni a casa”.
Una minaccia che ha spinto poco dopo il giocatore della Juve a chiedere scusa.
Carlotta Dessì