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Tasse pazze: Roma ai vertici delle imposte comunali. Polemica tra Marino e Alfano

di Mario Di Ciommo13 Ottobre 2014
13 Ottobre 2014

marino-roma-regioneI cittadini romani detengono il poco invidiabile record di contribuenti più tassati d’Italia. A renderlo noto è l’Ufficio studi della Cgia, la Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato, che ha diffuso i dati sulle tassazioni comunali in tutta Italia. L’Urbe è in buona compagnia in cima a questa poco lusinghiera classifica: sugli stessi livelli della Capitale ci sono anche i comuni di Bologna, Genova e Bari.

Per comprendere in termini pratici il salasso che i cittadini sono costretti a subire poniamo il caso di un’abitazione di tipo civile A2. Bene, in questo caso, sono i cittadini del capoluogo emiliano a dover corrispondere il tributo medio più alto, corrispondente a 1610 euro per l’anno in corso. Sono invece 1488 euro per Genova e 1414 per Bari. Se invece prendessimo in considerazione un’abitazione di tipo economico A3, evidentemente di minor pregio e quindi relazionabile a classi meno abbienti della popolazione, ecco che in testa passa il comune di Roma con 1100 euro per quest’anno. A seguire Bari con 1079 euro, Napoli con 1000 euro e Genova con 961 euro.

La ‘Città Eterna’ primeggia anche per quanto riguarda l’addizionale Irpef. Qui sono pochi i casi virtuosi dato che quasi tutte le città hanno applicato l’aliquota massima dello 0,8% ma Roma ‘fa meglio’ di tutti raggiungendo addirittura lo 0,9%.

“Il forte aumento della tassazione comunale registrato negli ultimi anni è da addebitare ai pesantissimi tagli ai trasferimenti che lo Stato centrale ha praticato nei confronti degli enti locali” ha dichiarato Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia. Si scopre così che tra il 2010 ed il 2014 i comuni di Roma e Genova hanno subito sforbiciate pari quasi alla metà delle risorse (-48%) che nel caso della Capitale corrispondono a circa 667 milioni di euro.

Nel frattempo aumentano sempre più gli scontenti che attaccano senza mezze misure il sindaco di Roma Ignazio Marino. Gli ultimi, in ordine cronologico, sono stati il ministro dell’Interno Angelino Alfano e Barbara Saltamartini di Ncd. Il primo ha risposto piccato al primo cittadino dell’Urbe, che si è schierato apertamente a favore delle unioni civili, sfidando così il Ministero. “Il sindaco di Roma pensi piuttosto ad abbassare le tasse, che sono tra le più alte d’Italia, piuttosto che fare battaglie ideologiche” ha dichiarato Alfano. Meno diplomatica invece la Saltamartini: “Marino tolga le mani dalle tasche dei romani, è questa la priorità”. Dal canto suo il sindaco non ha ancora risposto agli attacchi diretti ricevuti sulle tasse e continua a trincerarsi dietro lo slogan, ormai poco attuale, che recita più o meno “le tasse sono diminuite sotto la mia gestione”.

Mario Di Ciommo

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