Il Tap si farà. Lo ha deciso il Consiglio di Stato rigettando i ricorsi della Regione Puglia e del Comune di Melendugno (Lecce), nel cui territorio approderà l’infrastruttura. Si tratta del Trans-Adriatic Pipeline (Gasdotto Trans-Atlantico), un impianto che consentirà l’arrivo del gas dall’Azerbaijan all’Italia diversificando le fonti di approvvigionamento. I ricorsi dopo la sentenza del Tar del 9 marzo sui possibili danni ambientali sono stati respinti dai giudici con la sentenza numero 1932, arrivata ieri.
Intanto, Il Ministero dell’Ambiente ha dato il via libera all’espianto di 231 ulivi sul tracciato del tunnel del gasdotto. Lo fa sapere la Prefettura di Lecce, che ha ricevuto la nota ministeriale nella serata di ieri. Finora quelli espiantati ammontano a 33. Queste operazioni rappresentano il primo passo, o fase zero, nei lavori per la costruzione del Tap.
Se per i giudici la valutazione di impatto ambientale fatta dalla Commissione Via ha vagliato tutte le problematiche naturalistiche, per la regione Puglia il gasdotto non deve essere costruito in quel punto (la spiaggia di San Foca, in provincia di Lecce). Ma sarebbero ben 11 le possibili alternative analizzate e non ritenute idonee prima della scelta da parte della Commissione.
Adesso che l’iter è stato confermato e che gli espianti di ulivi sono ripresi all’interno del cantiere, le forze dell’ordine di Lecce devono capire come contenere la situazione delle proteste nell’area interessata. Infatti, in queste ore si sta tenendo una manifestazione di protesta contro l’espianto degli ulivi davanti al cantiere Tap (località San Basilio) presidiato dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Ci sono stati vari scontri durati pochi minuti e senza conseguenze. L’attività di espianto degli ulivi è stata intanto sospesa perché i camion che devono portare gli alberi espiantati al sito di stoccaggio ‘Masseria del Capitano’ non possono uscire dal cantiere per questi problemi di ordine e sicurezza.
«Il Tap è un’infrastruttura invisibile che non impatterà sul territorio, creerà lavoro e, soprattutto, supporterà il processo di decarbonizzazione iniziato con gli accordi di Parigi, con un effetto positivo anche sulla Puglia». Così ha dichiarato il commissario europeo all’Unione energetica, Maros Sefcovic, al quotidiano “Il Messaggero”. L’ultima possibilità per i contrari sarebbe il ricorso alla Consulta del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, per decidere su un eventuale conflitto di attribuzione.