La Commissione europea proporrà un taglio obbligatorio dei consumi di elettricità durante le ore di picco. Lo farà con ogni probabilità il 30 settembre, data di convocazione di una riunione straordinaria del Consiglio energia Ue. Sulla scelta degli orari, l’Unione europea sarebbe intenzionata a lasciare agli Stati membri un certo margine di discrezionalità, ma la riduzione si prevede comunque in una fascia oraria giornaliera di tre o quattro ore. È quanto emerge dalla bozza di regolamento in materia.
Nel documento viene proposto anche un limite obbligatorio ai ricavi degli operatori che producono energia da rinnovabili, nucleare e lignite, cioè diverse dal gas. Il limite si applicherà ai ricavi per megawatt/ora di elettricità prodotta. La quota eccedente di ricavi servirà a compensare le sofferenze economiche di cittadini e imprese “esposti a prezzi elevati di energia elettrica”. Anche in questo caso, spetterà ai Paesi membri decidere con quali misure redistribuire le risorse derivanti dagli extraprofitti.
La bozza prevede anche l’obbligo di incentivare i contratti di acquisto a lungo termine, che servono a iniettare liquidità nel mercato delle rinnovabili. Gli Stati potranno anche condividere l’extragettito e estendere alle piccole e medie imprese i prezzi regolati. Infine, gli Stati della Ue dovranno introdurre anche un contribuito di solidarietà temporaneo per l’industria fossile, “sulla base dell’utile imponibile realizzato nell’anno fiscale 2022”. Le proposte della Commissione passeranno direttamente agli Stati, i quali potranno emendarle e, nel caso, approvarle a maggioranza qualificata.
L’Europa poi si sta muovendo per l’introduzione del price cap sul gas, fortemente sostenuta dal governo italiano. L’adozione formale del pacchetto si avrà 24 ore dopo il collegio dei commissari che martedì si riunirà a Strasburgo. Il limite sarà oggetto di discussione fino all’ultimo, anche se l’orientamento dei giorni scorsi era di fissarlo attorno ai 200 euro. “Già ieri c’è stata la chiamata per un primo gruppo di esperti, tra cui un italiano” ha dichiarato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Si prospetta dunque all’insegna del risparmio l’inverno di un’Europa sempre più coinvolta nella guerra in Ucraina.