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HomeEconomia Continua la fuga dal Mezzogiorno
Due milioni di persone emigrate dal 2000

Sud, giovani in fuga
"Il reddito di cittadinanza
non è sufficiente"

Dal 2000 via due milioni di persone

Conte: "L'Italia riparte con il Sud"

di Andrea Murgia04 Novembre 2019
04 Novembre 2019

Un momento all'Audiorium durante la giornata di orientamento e formazione dei Navigator, Roma 31 luglio 2019. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Non si ferma il declino del Sud e la fuga dei suoi giovani. Nel 2019 il Pil del Mezzogiorno ha avuto un calo dello 0,2% contro il +0,3% del Centro-Nord. A sottolinearlo è il Rapporto Svimez che segnala come, dal 2000, più di 2 milioni di persone hanno lasciato il Mezzogiorno. Di queste circa la metà ha meno di 34 anni e quasi un quinto un titolo universitario. Per il 2020 si prevede una “debole ripresa”, con il Sud che crescerà non oltre lo 0,2%, a fronte dello 0,6% dell’Italia nel complesso.
Per Svimez “si riallarga il gap occupazionale tra Sud e Centro-Nord che nell’ultimo decennio è aumentato dal 19,6% al 21,6%. Ciò comporta che i posti di lavoro da creare per raggiungere i livelli del Centro-Nord sono circa 3 milioni”.
Sul fronte delle nascite, nel 2018 si è raggiunto in Italia un nuovo minimo storico e anche sotto questo aspetto il Sud ha avuto un calo con 6 mila nuovi nati in meno rispetto al 2017.
Senza un’inversione di tendenza, nel 2065 la popolazione in età da lavoro al Sud diminuirà del 40% (-5,2 milioni). Inoltre, sottolinea il rapporto dell’Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno, tra meno di cinquant’anni l’Italia perderà quasi un quarto del Pil e il Sud oltre un terzo se i livelli attuali di occupazione, produttività e di saldo migratorio non cambieranno.
Svimez considera il Reddito di cittadinanza una misura utile, ma sostiene che “la povertà non si combatte solo con un contributo monetario: occorre ridefinire le politiche di welfare ed estendere a tutti in egual misura i diritti di cittadinanza”. “Peraltro – sottolinea il rapporto – l’impatto del Reddito sul mercato del lavoro è nullo, in quanto la misura, invece di richiamare persone in cerca di occupazione, le sta allontanando dal mercato del lavoro”. Secondo il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, il Reddito di cittadinanza “va valutato nel lungo periodo”. Il premier aggiunge: “Se riparte il Sud, riparte l’Italia”.

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