Torna in auge l’ipotesi Superlega. La Corte d’appello Uefa ha annullato il procedimento disciplinare nei confronti di Juventus, Real Madrid e Barcellona “nella vicenda relativa a una potenziale violazione del quadro normativo Uefa in relazione alla cosiddetta ‘Super League’, come se il procedimento non fosse mai stato aperto”, riferisce una nota diffusa ieri sera dalla federazione europea. La battaglia tra Nyon e i tre club fondatori va avanti dallo scorso aprile.
Il giudice del Tribunale commerciale di Madrid, Manuel Ruiz de Lara, aveva intimato l’Uefa a ritirare le sanzioni contro le squadre sostenitrici del progetto. Nell’ultima ordinanza, risalente alla scorsa settimana, era stato stabilito un termine per l’organismo di Nyon per non intraprendere azioni contro la Superlega o contro i club fondatori. Il tribunale spagnolo ha accusato la federazione di aver agito “fuori dallo Stato di diritto, promuovendo attivamente pratiche anticoncorrenziali” e di aver avviato procedimenti disciplinari nei confronti delle tre squadre in questione. Per questo aveva annunciato, oltre alle multe, una denuncia per “disobbedienza giudiziaria” alla procura di Madrid. Negli scorsi mesi, l’Uefa aveva già sospeso i procedimenti nei confronti delle squadre ribelli.
Nessun commento è stato rilasciato dalla federazione europea, che ha però presentato una mozione di ricusazione del giudice del Tribunale di Madrid, contestando “significative irregolarità” e annunciando l’intenzione di fare ricorso alla Corte provinciale di Madrid. L’organismo di Nyon conta comunque di riaprire il procedimento disciplinare, in attesa che si pronunci sul caso la Corte di giustizia Ue, i cui giudici aspettano i pareri da tutte le parti interessate entro il 15 ottobre. La decisione della Corte europea sarà vincolante per tutti. Una decisione che potrebbe aprire nuovi scenari sulla rivoluzione del sistema calcistico, come ribadito dal presidente della Juve, Andrea Agnelli, che ha definito l’attuale sistema “obsoleto e da cambiare”.