ROMA – Nessuna modifica. Dalla Camera dei deputati è stato netto il sì all’approvazione del decreto Superbonus con cui il governo punta ad archiviare definitivamente l’esperienza del 110%.
Per il provvedimento si attende ora il voto al Senato, ma la linea sembra già tracciata. L’agevolazione rimarrebbe soltanto per i lavori certificati entro dicembre 2023, mentre per tutti gli altri la detrazione passa al 70%. Si prevede un contributo speciale per i cittadini con reddito inferiore a 15mila euro, nel caso in cui siano giunti a uno stato dei lavori non inferiore al 60% entro il 31 dicembre 2023. Tra le altre misure anche verifiche più puntuali per limitare l’agevolazione soltanto agli edifici effettivamente danneggiati da eventi sismici.
Un aspetto importante riguarda le barriere architettoniche. In Aula è passato un emendamento di Fratelli d’Italia che impegna il governo a valutare l’opportunità di facilitare le famiglie al cui interno si trovano persone con disabilità grave. Il decreto prevede però che gli interessati chiariscano a quali interventi sarebbero destinate le agevolazioni per limitare fenomeni fraudolenti.