Ė scontro nel Governo per il Superbonus 110%. Le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico della Lega, Giancarlo Giorgetti, fanno insorgere il Movimento 5 Stelle. “Stiamo drogando l’edilizia e dando soldi ai miliardari per le quinte case”, è l’idea di Giorgetti, condivisa ieri con Il Corriere della Sera. “Meglio dirottare queste risorse alle filiere industriali”, ha aggiunto. A replicare agli attacchi contro una delle misure bandiera dei pentastellati ci ha pensato il ministro per le Politiche agricole nonché capodelegazione dei 5 Stelle, Stefano Patuanelli: “Triste, molto triste – ha detto – che per colpire il Movimento si attacchi il mondo dell’impresa, nonostante i dati dell’Agenzia delle entrate indichino che il Superbonus è la misura con meno frodi”.
Il Superbonus edilizio è una misura introdotta dal Decreto Legge “Rilancio” del 19 maggio 2020, n. 34, che punta a rendere più efficienti e più sicure le abitazioni. Il meccanismo prevede che gli interventi possano essere svolti anche a costo zero per il cittadino. Critiche erano giunte nei giorni scorsi anche dal premier Mario Draghi e dal ministro dell’economia Daniele Franco, secondo i quali si tratterebbe di una “Legge scritta male, che porta a un altissimo numero di frodi. Fino a quasi quattro miliardi e mezzo di euro”. Per Claudio Clemente, direttore dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia, le operatività sospette segnalate “hanno fatto emergere problematicità soprattutto per i crediti collegati a interventi astrattamente rientranti nelle agevolazioni ma mai avviati”.
Resta da chiarire la posizione di Giorgetti e Matteo Salvini, nonché della Lega in generale. Ma sulla questione il leader del Carroccio è netto nel considerare il superbonus “uno strumento assolutamente efficace” che necessita di essere rinnovato “aumentando la possibilità della cessione del credito, perché bloccare la cessione del credito significa bloccare l’edilizia che è l’unico settore che sta correndo in questo momento in Italia”.