Dopo mesi di nuvole grigie, il cielo sopra il centro destra sembra essere nuovamente azzurro. Ieri, il summit tra i leader che compongono la coalizione che ha vinto l’ultima tornata elettorale si è concluso come nessuno si aspettava: “In un futuro non troppo lontano il centrodestra unito, formato da Lega e Fdi, tornerà alla guida del Paese. Presto gli italiani si libereranno dall’ubriacatura dei cinque stelle” ha dichiarato Silvio Berlusconi ai giornalisti assiepati sotto la sua tenuta romana di palazzo Grazioli.
L’alleanza, dunque, sembra ricompattata sui temi più urgenti dell’agenda politica italiana. Il centro destra si presenterà unito alle prossime elezioni regionali. Occorrerà solo capire i criteri per delle candidature unitarie: le prime indiscrezioni parlano di un forzista per il Piemonte, un esponente di peso di Fdi per l’Abruzzo, un civico vicino a Berlusconi per la Basilicata e un leghista per la Sardegna. Una conclusione che soddisfa Giorgia Meloni: “Salvini ha chiarito che la Lega è ancorata al centrodestra. Si stanno rendendo conto che è difficile trovare sintesi con M5s”. Trapelano anche delle indiscrezioni: Salvini avrebbe promesso di informare sempre gli alleati sulle misure del governo e ha detto che farà di tutto per portare a casa punti del programma come la flat tax. Una misura del genere, fanno sapere da Fi e Fdi, sarà sostenuta da tutto il centrodestra.
Uno slancio che preoccupa il Movimento 5 Stelle costretto a guardare con apprensione la crescita leghista e le –possibili- intenzioni del leader Salvini di tornare alle urne per capitalizzare il boom degli ultimi mesi. “Andremo avanti cinque anni”, assicura il leghista Giancarlo Giorgetti. Ma questa nuova ambiguità non convince i vertici del movimento. La risposta definitiva arriva in serata dalla Lega: il centrodestra correrà “come sempre” unito alle regionali, ma “a livello nazionale resta l’accordo con il M5s, a partire dalla manovra”.