MILANO – Per la Procura di Milano la manager di 32 anni violentata lo scorso marzo nei pressi di un locale dei Navigli da tre ragazzi, di cui i due titolari del bar, non era in grado di dare alcun consenso poiché era stordita dall’alcool. Per questo la pm Alessia Menegazzo ha chiesto il processo per i tre presunti stupratori, tra i 23 e i 27 anni, ritenendo che abbiano approfittato delle sue condizioni di debolezza e stordimento tali da non consentire, la mattina dopo, di ricordare quanto accaduto.
Stando alla denuncia, la donna dopo aver bevuto molto si è svegliata la mattina dopo nel suo letto senza ricordare nulla ma accusando forti dolori. Allora ha deciso di andare alla clinica Mangiagalli, al centro antiviolenza. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i tre uomini avrebbero approfittato della manager portandola in una cantina accanto al locale dove l’avrebbero violentata, filmando l’abuso con un telefonino e pubblicandolo in rete. Gli uomini avrebbero anche sottratto la carta di credito alla donna, e l’avrebbero usata per alcuni acquisti.