NAPOLI – Giudizio immediato per i due maggiorenni coinvolti negli stupri di Caivano, che hanno visto come vittime, la scorsa estate, due cuginette di 10 e 12 anni. Lo ha deciso il gip di Napoli Nord, Fabrizio Forte, che ha accolto la richiesta presentata dal sostituto procuratore Maria Carmen Quaranta. Entrambi si trovano attualmente agli arresti domiciliari. L’udienza, in assenza di istanza da parte degli avvocati difensori, è fissata per il prossimo 2 aprile. Ai maggiorenni la Procura di Napoli Nord, coordinata dal procuratore Maria Antonietta Troncone, contesta, a vario titolo, le violenze in forma aggravata e la produzione di un video pedopornografico, poi usato per minacciare le vittime.
Giudizio immediato anche per i sette minorenni coinvolti negli stupri. A disporlo è stato il gip del tribunale dei minori di Napoli, Umberto Lucarelli, accogliendo le richieste della Procura. L’udienza in questo caso è stata fissata per il prossimo 28 marzo, con i legali degli imputati che avranno 15 giorni per richiedere il rito abbreviato. Ai ragazzi – di cui cinque attualmente detenuti in carcere e due in comunità – vengono contestati gli abusi in forma aggravata. Alcuni di loro sono accusati, in concorso con uno dei due maggiorenni coinvolti nei fatti, di aver prodotto video pedopornografici. Il provvedimento giunge dopo gli incidenti probatori sulle due piccole vittime che si sono svolti, in un ambiente protetto, il 19 e 22 gennaio scorsi.
Una decisione che fa riemergere l’impennata di detenuti, “già a 500 dall’inizio del 2024”, ricorda l’associazione Antigone. “Passi indietro”, ampliati dall’emanazione del decreto Caivano che ha avuto “gravi effetti distruttivi’.