Dopo cinque mesi di indagini, ieri è finito in carcere con l’accusa di stupro, Alexandro Vitalone, 33 anni, figlio di Claudio, storico esponente di primo piano della Dc andreottiana. L’episodio risalirebbe allo scorso maggio, quando – secondo la ricostruzione della squadra mobile – Vitalone avrebbe abusato di una ragazza minorenne con la quale si era appartato nella zona di Campo de’ Fiori.
La ragazza avrebbe sporto denuncia solo qualche giorno dopo al commissariato di Trevi, che dopo una serie di accertamenti e verifiche, ha poi passato la pratica al pubblico ministero Maria Monteleoone. Il faldone con la risulta delle indagini è rimasto a lungo nelle mani del Gip che ieri ha firmato la richiesta di custodia cautelare aprendo per Vitalone, le porte del carcere di Regina Coeli. Della sua difesa si occupa l’ex studio di avvocati di Wilfredo Vitalone, zio di del ragazzo, morto nel febbraio di quest’anno. La consegna è quella della prudenza, «bisogna capire con esattezza la dinamica dei fatti – spiega Stefano Rossi, uno dei legali incaricati dallo studio -, al momento non sappiamo neanche se esista una perizia medica che certifichi la violenza». Il ragazzo avrebbe inoltre parlato di un rapporto consenziente, indotto dall’alcol, che però potrebbe risultare un elemento a carico. Secondo l’accusa Vitalone avrebbe fatto bere la ragazza per poi abusarne in una via adiacente a Campo de’ fiori.
Claudio Vitalone, il padre di Alessandro, è morto nel dicembre 2008, fu ritenuto uno dei più brillanti procuratori della Repubblica. Dopo una brillante carriera nella magistratura – svoltasi per la maggior parte nella procura della Capitale da cui guidò le indagini sul tentato golpe del principe Junio Valerio Borghese – nel 1979 entrò in parlamento tra le fila della Democrazia Cristiana nella corrente di Giulio Andreotti. La parentesi politica venne bruscamente interrotta dopo il coinvolgimento nel processo per la morte del giornalista Mino Pecorelli, legato ai servizi segreti e spesso critico nei confronti dell’attuale senatore a vita. Coindagato insieme allo stesso Andreotti, Vitalone fu assolto in tutti i gradi di giudizio. Domani, per il figlio, si svolgerà l’interrogatorio di garanzia in carcere.