Protesta omofoba al Liceo “Giulio Cesare” di Roma. A pochi giorni dalla festa della Liberazione un gruppo di militanti di estrema destra vicini a Forza Nuova hanno esposto uno striscione con su scritto “Maschi selvatici non checche isteriche”, per protestare contro la decisione di alcuni insegnanti del liceo di far leggere agli alunni un libro che tratta temi dell’omosessualità. Alla contestazione si è unito anche il gruppo “Rotta di collisione” che ha esposto uno striscione con scritto “Stop omofollia”.
Il romanzo “Sei come sei”, oggetto della protesta, racconta la storia di una ragazzina, Eva, figlia di due papà. Un testo definito dai giovani neofascisti “decisamente omosessualista e fin troppo esplicito”. Non si è fatta attendere la replica della scrittrice Melania Mazzucco che dopo aver appreso “con dispiacere” la notizia dell’esposto contro i docenti, ha detto: “Trovo del tutto pretestuosa l’accusa di oscenità a un romanzo che parla, semplicemente, di famiglia e d’amore”. “Il compito di un romanzo è anche quello di far riflettere sul mondo che ci circonda”, ha aggiunto.
Nei giorni scorsi anche l’associazione Giuristi per la vita e l’associazione Pro vita onlus avevano presentato una denuncia alla Procura di Roma definendo osceno il romanzo “Sei come sei” e rivelando la presenza di “un chiaro contenuto pornografico” in alcuni passi del libro. Nell’atto i reati ipotizzati nei confronti dei docenti sono quelli di pubblicazione di spettacoli osceni e di corruzione di minorenni.
In difesa dei docenti, invece, è intervenuta la scuola che ha respinto le posizioni dei contestatori spiegando che la lettura del libro rientrava in un percorso sui temi d’attualità. “La storia narrata dalla Mazzucco è molto delicata, anche nella scrittura e nel linguaggio” ha spiegato Micaela Ricciardi, preside del liceo.
Alberto Gentile
