TEL AVIV – Mentre le sirene d’allarme risuonano anche nel nord di Israele, l’esercito afferma di voler colpire la Striscia di Gaza su “scala senza precedenti”. L’esercito israeliano, l’Idf (Israeli Defence Force), si prepara all’offensiva di terra contro il territorio occupato da Hamas schierando oltre 300mila soldati al confine. “Come esercito siamo tutti responsabili per non aver prevenuto quello che è successo”: è l’ammissione del generale dell’aviazione israeliana Omer Tishler, con la promessa che la mancata previsione dell’invasione di Hamas sarà indagata. Continua a salire la conta dei morti, feriti e dispersi a Gaza e in prossimità della Striscia nel quarto giorno dall’inizio dell’operazione Tempesta Al-Aqsa, organizzata dal gruppo terrorista palestinese Hamas. Intanto, i bombardamenti israeliani non cessano di martellare gli edifici dove sono asserragliati miliziani e civili. Colpita anche la casa di Mohammed Deif, la mente dietro l’operazione di Hamas. Sotto i missili sarebbero deceduti tre suoi familiari.
L’attacco di Hezbollah dal Libano e gli aggiornamenti sul fronte di Gaza
Intanto, a diverse centinaia di chilometri a nord di Gaza, sul confine con il Libano, suonano le sirene d’allarme. I media locali riportano di un razzo, rivendicato da Hezbollah, partito da oltre il confine verso una postazione dell’Idf, che ha risposto al fuoco e ha innescato uno scontro armato. Il gruppo terroristico libanese ha dichiarato di aver inflitto “un gran numero” di morti e feriti a seguito degli attacchi, rappresaglia per la morte di tre membri della Resistenza islamica. A Gaza nella scorsa notte sono stati colpiti oltre 450 obiettivi di Hamas, tra cui tunnel, centri operativi e banche. Colpita anche l’Università islamica di Gaza, che secondo l’intelligence israeliano “era usata come centro di addestramento e lo sviluppo di armi”. Hamas ha risposto ai bombardamenti con razzi verso l’insediamento di Sderot e Ashkelon, causando diversi feriti. I missili hanno raggiunto anche Tel Aviv, presso l’aeroporto Ben Gurion.
Israele prepara la controffensiva. Alle 14 stop all’elettricità nella Striscia di Gaza
L’Idf è pronto alla controffensiva contro Hamas. A dimostrarlo le colonne di mezzi corazzati israeliani schierati al confine con la Striscia e la mobilitazione dei 300mila soldati provenienti da tutto il Paese. Intanto l’Autorità per l’energia di Gaza ha affermato che intorno alle 14 la Striscia rimarrà senza corrente per mancanza di carburante.
La carneficina di Hamas nel kibbutz di Kfar Aza e i numeri della strage
Ieri hanno fatto il giro del mondo le immagini del massacro di 200 innocenti del kibbutz di Kfar Aza. Secondo quanto riportato dall’Idf, Hamas avrebbe torturato e decapitato anche bambini. Ad ora, sono 1.055 i morti e 5mila feriti a Gaza per gli attacchi israeliani secondo le stime del ministero della Sanità palestinese, mentre sono 1.200 le vittime di Hamas nell’attacco a Israele. I raid aerei avrebbero colpito dall’inizio dell’offensiva di Hamas 2250 obiettivi nella Striscia. Colpiti anche 7 ospedali, 48 scuole e 10 cliniche.