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HomeEconomia Stretta sulle pensioni, aumenta l’età per l’uscita, arriva quota 104

Stretta sulle pensioni
Aumenta l'età per l'uscita
a partire dai giovani

Novità per millennial e precari

giro di vite per Opzione Donna

di Alessandra Bucchi26 Ottobre 2023
26 Ottobre 2023
pensioni

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio UE, Roma, 25 ottobre 2023. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Stretta sulle pensioni nella legge di Bilancio che divide la maggioranza. Aumenta l’età per l’uscita anticipata e diminuisce l’assegno. Novità per i giovani e i lavoratori discontinui. La riforma del governo arriva per mettere un freno all’aumento dei costi del sistema pensionistico. Rispetto al 2021, il numero di prestazioni è aumentato dello 0,06% con una spesa annuale che è cresciuta del 2,9%.

Pensioni: arriva quota 104

Sparisce quota 103 che verrà mantenuta solo per coloro che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre (ossia almeno 62 anni di età e 41 di contributi). Dal primo gennaio 2024 ci sarà il passaggio a quota 104, che vede però una penalizzazione dell’importo fino al 4%.

Il nodo dei millennial

Novità anche per i millennial e per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995 che quindi ricade completamente nel sistema contributivo. Le regole attuali prevedono un’uscita anticipata dal mercato del lavoro a 67 anni, con 20 di contributi solo se si è maturato un importo pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale (pari a 775 euro). Il governo ha abbassato la soglia a una volta l’assegno sociale, portando quindi la cifra a 503 euro. Per sostenere la spesa nel medio lungo periodo si prevede di alzare la soglia per l’uscita a 64 anni, per la quale si dovrebbero maturare almeno 3,3 volte l’assegno sociale anziché 2,8.

Opzione donna

Nuova stretta anche per Opzione donna per cui l’accesso viene aumentato di un anno, portando a 61 l’età minima. Potranno usarlo le donne nate fino al 1963 che hanno almeno 35 anni di contributi nel 2023 e quindi hanno cominciato a lavorare almeno dal 1988 ricalcolando tutto l’importo con il metodo contributivo.

I lavoratori discontinui

Misure a favore anche dei lavoratori discontinui. Per il biennio 2024-2025, coloro che hanno cominciato a versare dal 1996 (e sono quindi interamente nel regime contributivo) possono riscattare, in tutto o in parte, i periodi di vuoto contributivo fino a un massimo di cinque anni parificandoli a periodi di lavoro. Il versamento si può fare al massimo in 120 rate mensili senza interessi.

Pensioni: l’adeguamento inflazione

Le pensioni fino a quattro volte il minimo verranno rivalutate al 100% rispetto all’inflazione, mentre quelle tra il 4 e 5 volte il minimo avranno una rivalutazione pari al 90%  (contro l’85% della precedente legge). Chi invece ha una pensione superiore a 10 volte il minimo, sopra cioè i 3760 euro netti al mese avrà una rivalutazione del 22% anziché del 32.

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