PARIGI – È guerra aperta contro le sigarette in Francia, dove il governo ha promesso un’impennata dei prezzi sui pacchetti e l’estensione del divieto di fumo in gran parte dei luoghi pubblici, i cosiddetti “spazi senza tabacco”, ovvero spiagge, parchi e gli spazi nelle immediate prossimità delle scuole. Secondo il ministro della Salute parigino, Aurélien Rousseau, l’obiettivo è chiaramente quello di prevenire l’accesso al fumo, soprattutto per le giovani generazioni e per i cittadini meno abbienti.
“Raccogliamo la sfida di una generazione libera dal tabacco dal 2032”, spiega Rousseau, che ha imposto tasse particolarmente elevate sui prodotti contenenti nicotina. Un pacchetto di venti sigarette potrebbe, entro il 2026, costare fino a 13 euro, mentre arriverà a 12 euro nel 2025. Un prezzo proibitivo e una politica repressiva che somiglia a misure già adoperate in Australia, mentre in Nuova Zelanda un piano molto simile è stato ritirato. I media locali spiegano infatti che il bilancio dello stato, senza gli introiti delle tasse sul tabacco, avrebbe subito uno shock improvviso.