Le dichiarazioni di ieri di Matteo Salvini sul voto per il Quirinale portano a nuove riflessioni. Il leader della Lega ha detto ai cronisti riuniti fuori dal Senato che la settimana prossima la Lega farà una “proposta convincente” per il Colle. Affermazioni che non sono passate inosservate: qualche ora dopo Salvini ha infatti ricevuto una lunga telefonata da Silvio Berlusconi. Resta ancora da capire quale potrebbe essere la proposta per il Quirinale del Carroccio, ma tra le ipotesi ci sono i nomi di Marcello Pera, Letizia Moratti e Pierferdinando Casini. Rimane sullo sfondo l’opzione Mario Draghi.
Domani o giovedì dovrebbe tenersi il vertice del centrodestra a Villa Grande, nel quale si parlerà soprattutto del nome per il Quirinale. Il leader del Carroccio potrebbe ambire ad essere un kingmaker della corsa al Colle o puntare in futuro al Viminale. Non sono mancate reazioni alle parole di Salvini: Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia, rispetta le dichiarazioni del segretario ma precisa sul Corriere della Sera: “Noi confidiamo che la linea tenuta finora sia quella portante del centrodestra” e ribadisce “se Berlusconi espliciterà la volontà di accettare la candidatura non esistono franchi tiratori”.
Il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari invita alla cautela sulle prossime scelte: “Il centrodestra non può regalare la presidenza della Repubblica al centrosinistra. Credo che il Cavaliere sia d’accordo e se non si pensa a qualche altro nome il rischio esiste”. Dure invece le parole del deputato forzista Elio Vito sulle dichiarazioni di Salvini: “Pretende che sia lo stesso Berlusconi a verificare la candidatura che gli hanno offerto, riservando a sé incontri e trattative su un altro nome. Non si comporta così un leader di coalizione”.
Salvini si è poi espresso a favore del ricorso alla Consulta avanzato da alcuni parlamentari isolani che chiedono di sospendere l’obbligo di super green pass per spostarsi e andare a votare per il nuovo capo dello Stato: “Vivere su un’isola, può essere la Sicilia o l’isola d’Elba, non deve essere una condanna”.