Sono passati cinquant’anni dalla strage di piazza Fontana e per la prima volta un presidente della Repubblica arriva a Milano nel giorno della commemorazione delle vittime dell’eccidio del 12 dicembre 1969. Sergio Mattarella sarà presente oggi pomeriggio a Palazzo Marino, nell’aula del Consiglio comunale, per ricordare quanto accaduto nella Banca Nazionale dell’Agricoltura.
Nel giorno dell’anniversario anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha mostrato vicinanza alle famiglie delle vittime: “Sono passati cinquant’anni, ma quelle immagini continuano ad addolorarci. Le pagine più buie ci spronano a impegnarci ogni giorno per consegnare ai nostri figli una storia più luminosa”.
Ieri, il sindaco di Milano Beppe Sala ha chiesto “scusa e perdono” da parte di tutta la città alla famiglia di Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico coinvolto ingiustamente nelle indagini sulla strage e che morì cadendo da una finestra della questura di Milano alcuni giorni dopo l’esplosione. Licia Rognini, vedova di Pinelli, ha risposto al primo cittadino del capoluogo lombardo in un’intervista a Radio Popolare: “Non me l’aspettavo. È stato un bel gesto, che ci restituisce qualcosa”.
La presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha parlato di “attacco frontale alla democrazia italiana”. Nell’Aula è stato osservato un minuto di silenzio, concluso con un applauso collettivo. Anche dalla Camera arriva la solidarietà nelle parole del presidente Roberto Fico: “Non è accettabile che mezzo secolo non sia stato sufficiente per fare chiarezza sulla madre di tutte le stragi”.
La solidarietà alle famiglie arriva anche dal segretario del Pd Nicola Zingaretti che, sul suo profilo Facebook, ha definito la strage una “pagina drammatica della nostra storia”, mentre il sottosegretario con delega all’Editoria Andrea Martella ha parlato di “buio epocale”.