MESTRE – Accantonata l’ipotesi di malore dell’autista come causa del tragico incidente del 3 ottobre scorso, quando un autobus di turisti è precipitato da un cavalcavia a Mestre.
Le prime risposte dell’autopsia eseguita sull’uomo, 40 anni, escluderebbero chiare evidenze di un malore occorso all’uomo mentre era alla guida. L’esame non avrebbe infatti individuato problemi di qualche natura al cuore, come riporta il Corriere del Veneto. Si tratta comunque di risultati parziali perché l’esame, eseguito dai medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini dell’istituto di Padova, dovrà essere completato con ulteriori accertamenti, di cui uno in programma la prossima settimana.
Guadagna così spazio l’ipotesi alternativa, quella di un guasto all’autobus, inizialmente poco accreditata a causa delle ottime condizioni del mezzo, nuovo e a propulsione totalmente elettrica. Dopo i risultati dell’autopsia, però, i segni sul guardrail potrebbero essere interpretati in modo diverso, indicando forse un disperato tentativo dell’autista di rallentare il bus di cui aveva ormai perso il controllo.