Luca Mainoldi, redattore dell’agenzia Fides, l’Organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie dal 1927, analizza con LumsaNews la portata degli eventi di persecuzione contro i cristiani in corso nei Paesi del Sahel.
Perché così tante persecuzioni contro i cristiani in Nigeria?
“I massacri di cristiani in Nigeria vanno inseriti in un contesto più ampio di lotte di potere locale. Ci sono motivi politici che alimentano questi scontri”.
Come agiscono i fulani nel Sahel?
“Sui fulani ci sono sono due considerazioni da fare. Le mandrie che loro curano sono frutto di investimenti fatti da altri, da personaggi che hanno disponibilità di denaro, che affidano queste mandrie che poi conducono su terreni che non appartengono a loro. Si compie violenza nei confronti dei cristiani anche per una logica di scambio di beni con i leader dei villaggi”.
In Nigeria invece?
“Per quanto riguarda la Nigeria, i Fulani sono stati invitati e finanziati da politici di fede musulmana per poi diventare nigeriani e presentarsi alle elezioni e alterare il voto in certi Stati, ma queste promesse non sono state mantenute e si sono vendicati su gente innocente”.
Quali sono gli obiettivi di Boko Haram?
“Boko Haram all’inizio colpiva anche le comunità musulmane e per la loro ideologia a volte ce l’hanno più con loro in quanto non seguono le loro indicazioni. In Africa ci sono vari focolai di crisi in cui poi si possono creare dinamiche di scontro religioso che, però, va sempre inquadrato in un contesto più ampio”.