WASHINGTON – Diverse proteste hanno infiammato le strade delle città americane, a seguito dei provvedimenti messi subito in atto dal neopresidente americano Donald Trump nei primissimi giorni del suo nuovo mandato.
Nel mirino delle proteste la firma dell’ordine esecutivo per abolire lo ius soli, la norma sancita dalla Costituzione, che assegna automaticamente la cittadinanza ai figli di immigrati nati in territorio americano. La norma ha subito innescato una battaglia legale da parte dei procuratori generali di 22 Stati, con l’obiettivo di bloccare il provvedimento, che violerebbe il quattordicesimo emendamento.
A sostegno della causa, una comunità religiosa di San Jose, in California, il 21 gennaio ha partecipato ad una manifestazione a sostegno delle comunità di immigrati della città. Mentre sia a New York che a Los Angeles, nel corso della protesta “We Fight Back”, i manifestanti hanno marciato per le strade, rivendicando la difesa dei diritti degli immigrati e dei lavoratori.