Arriva lo stop alle super commissioni per carte di credito e bancomat. Oggi, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il decreto che fissa un limite alle commissioni interbancarie per i pagamenti con carta e bancomat tramite il Pos (Point of sales). A renderlo noto, un comunicato stampa diffuso dal Cdm.
Il decreto recepisce la direttiva dell’Unione Europea che disciplina i servizi di pagamento nel mercato interno (Psd-2) e adegua la normativa italiana al regolamento Ue relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta.
La direttiva – si legge nella nota del Cdm – definisce una serie di norme allo scopo di garantire una maggiore trasparenza nell’offerta di servizi di pagamento, rafforzando al tempo stesso la fiducia dei consumatori. Altro obiettivo della direttiva Psd-2 è di offrire una maggior tutela agli utenti. Infatti, ha anche lo scopo di ampliare i diritti degli utenti che beneficeranno di un regime di responsabilità ridotta in caso di pagamenti non autorizzati: la franchigia a carico degli clienti verrà ridotta da 150 a 50 euro. Infine, per promuovere l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, conferma il divieto di surcharge, cioè il divieto di applicare un sovrapprezzo per l’uso di un determinato mezzo di pagamento.
Il regolamento comunitario, invece, punta ad accrescere il livello di trasparenza, concorrenza e d’integrazione del mercato europeo delle carte di pagamento, fissando un limite alle commissioni interbancarie applicate in relazione ai pagamenti basati su carte di pagamento. Per i pagamenti tramite carta di debito e prepagata la commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento non può essere superiore allo 0,2% del valore dell’operazione stessa. Per le operazioni tramite carta di credito, invece, la commissione interbancaria non può superare lo 0,3% del valore dell’operazione.
Il decreto, infine, stabilisce quali sono le sanzioni amministrative pecuniarie applicabili, distinguendo tra quelle che si applicano alle persone fisiche e quelle che si applicano agli enti o società.
A commentare l’approvazione del decreto, la Confcommercio secondo cui i costi legati all’accettazione della moneta elettronica sono ancora troppo alti per molte imprese. Secondo la confederazione, dunque, il provvedimento, non inciderebbe realmente sul problema.