Continua la battaglia dei dipendenti comunali di Roma che rischiano il taglio del cosiddetto “stipendio accessorio”, ossia di indennità e premi di produzione dichiarati illegittimi dal Mef. Le principali sigle sindacali hanno indetto uno sciopero per il 19 maggio, mentre il sindaco Marino cerca di prendere tempo.
I tagli comunque non colpiranno gli stipendi di maggio, grazie ad una circolare approvata in extremis e firmata dai ministri Maria Carmela Lanzetta (Affari regionali), Marianna Madia (Pubblica amministrazione) e Pier Carlo Padoan (Economia). Il provvedimento ha lo scopo di consentire un riordino graduale della disciplina sul salario accessorio attraverso la costituzione di una conferenza unificata Stato-Regioni-Comuni, coordinata dall’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni. “Nel frattempo- ha aggiunto Marino- viene rimessa agli organi di governo degli enti locali una prima valutazione su quale comportamento si deve avere dal punto di vista amministrativo al fine di assicurare che tutti i servizi vengano garantiti.” Marino ha poi tenuto a puntualizzare che non si tratta di una sanatoria, rinnovando l’invito a risolvere la situazione in modo permanente e nei tempi più brevi possibili. Intanto però, il salario accessorio potrà essere erogato.
La frenata del governo non soddisfa Cgil, Cisl e Uil: “Revocheremo lo sciopero solo se ci saranno date adeguate assicurazioni sul futuro dei salari dei dipendenti capitolini – avvisa Giancarlo Cosentino, della Cisl – Prima di prendere decisioni, vogliamo visionare attentamente il provvedimento approvato dal governo e capire come il Campidoglio ha intenzione di recepirne le indicazioni”.
Continua intanto l’agitazione dei Gruppi di Polizia Municipale della capitale. I vigili protestano contro il taglio allo stipendio accessorio rinunciando agli straordinari. Ieri i caschi bianchi del I Gruppo non hanno effettuato il servizio stradale dalle 7 alle 9, lasciando i romani in balia del traffico. Aumentano anche le diserzioni dai turni di straordinario previsti per le elezioni europee del 25 maggio, alle quali hanno fatto seguito accese polemiche: il Comando Generale dei vigili ieri ha richiesto l’invio dell’elenco del personale che ha revocato la propria adesione. Per i sindacati di categoria l’istanza è illegittima: “Su quali basi vengono fatte vere e proprie liste di proscrizione di lavoratori che aderiscono agli straordinari e successivamente disdicono?”.
Gli sforzi di Marino di stemperare i conflitti sembrano vani. Il sindaco oggi ha dichiarato di “aver fatto la sua parte”, ma sembra sempre più improbabile che il Governo metta nuovamente “una pezza” sul bilancio cittadino a soli due mesi dal “Decreto salva Roma”.
Raffaele Sardella