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Stipendi comunali salvi per maggio, ma sciopero confermato e rischio paralisi per mobilitazione dei vigili

di Raffaele Sardella13 Maggio 2014
13 Maggio 2014

vigili

Continua la battaglia dei dipendenti comunali di Roma che rischiano il taglio del cosiddetto “stipendio accessorio”, ossia di indennità e premi di produzione dichiarati illegittimi dal Mef. Le principali sigle sindacali hanno indetto uno sciopero per il 19 maggio, mentre il sindaco Marino cerca di prendere tempo.
I tagli comunque non colpiranno gli stipendi di maggio, grazie ad una circolare approvata in extremis e firmata dai ministri Maria Carmela Lanzetta (Affari regionali), Marianna Madia (Pubblica amministrazione) e Pier Carlo Padoan (Economia). Il provvedimento ha lo scopo di consentire un riordino graduale della disciplina sul salario accessorio attraverso la costituzione di una conferenza unificata Stato-Regioni-Comuni, coordinata dall’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni. “Nel frattempo- ha aggiunto Marino- viene rimessa agli organi di governo degli enti locali una prima valutazione su quale comportamento si deve avere dal punto di vista amministrativo al fine di assicurare che tutti i servizi vengano garantiti.” Marino ha poi tenuto a puntualizzare che non si tratta di una sanatoria, rinnovando l’invito a risolvere la situazione in modo permanente e nei tempi più brevi possibili. Intanto però, il salario accessorio potrà essere erogato.
La frenata del governo non soddisfa Cgil, Cisl e Uil: “Revocheremo lo sciopero solo se ci saranno date adeguate assicurazioni sul futuro dei salari dei dipendenti capitolini – avvisa Giancarlo Cosentino, della Cisl – Prima di prendere decisioni, vogliamo visionare attentamente il provvedimento approvato dal governo e capire come il Campidoglio ha intenzione di recepirne le indicazioni”.
Continua intanto l’agitazione dei Gruppi di Polizia Municipale della capitale. I vigili protestano contro il taglio allo stipendio accessorio rinunciando agli straordinari. Ieri i caschi bianchi del I Gruppo non hanno effettuato il servizio stradale dalle 7 alle 9, lasciando i romani in balia del traffico. Aumentano anche le diserzioni dai turni di straordinario previsti per le elezioni europee del 25 maggio, alle quali hanno fatto seguito accese polemiche: il Comando Generale dei vigili ieri ha richiesto l’invio dell’elenco del personale che ha revocato la propria adesione. Per i sindacati di categoria l’istanza è illegittima: “Su quali basi vengono fatte vere e proprie liste di proscrizione di lavoratori che aderiscono agli straordinari e successivamente disdicono?”.
Gli sforzi di Marino di stemperare i conflitti sembrano vani. Il sindaco oggi ha dichiarato di “aver fatto la sua parte”, ma sembra sempre più improbabile che il Governo metta nuovamente “una pezza” sul bilancio cittadino a soli due mesi dal “Decreto salva Roma”.

Raffaele Sardella

 

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