Da mercoledì prossimo bollette più salate per luce e gas. Lo ha deciso l’Autorità per l’energia, che ha comunicato ieri un aumento dell’1,7% per l’elettricità e del 5,4% per il metano. Tradotto, significa circa 2 euro in più per famiglia a trimestre nel primo caso, ben 19 nel secondo. Le cause sono molteplici, ma fra queste c’è senza dubbio la crisi fra Ucraina e Russia, che è uno dei principali fornitori di energia. Il timore di nuove, possibili complicazioni nei rapporti fra i due Paesi ha fatto salire le quotazioni del gas e spinto i governi europei a riempire i depositi di riserva, con conseguente crescita dei costi di stoccaggio. Bisogna tenere conto, poi, dei previsti rialzi stagionali dei prezzi della materia prima e degli onnipresenti oneri di sistema (come la componente per la messa in sicurezza del nucleare, che l’Authority sollecita il governo ad eliminare al più presto). Unica consolazione è il pensiero che, dopo che una riforma dell’anno scorso ne ha agganciato il prezzo all’andamento delle maggiori borse europee, paghiamo il gas quanto il resto del continente (e cioè il 6,7% in meno di prima), nonostante l’aumento della domanda e la crisi geopolitica. Il saldo del 2014, dunque, resta comunque positivo rispetto all’anno precedente: 1173 euro contro i 1257 del 2013.
Poteva andarci peggio, è vero, ma dopo un anno di ribassi, a fare le spese della stangata autunnale saranno comunque le famiglie e le piccole imprese. Il Codacons la definisce «una maledizione, soprattutto per quei nuclei numerosi e a basso reddito» e chiede al governo di ridurre al più presto le imposte che gravano sull’ammontare finale delle bollette per allinearci alla media degli altri Paesi europei, dove il peso fiscale è del 20%, contro il nostro 35. Intanto l’Autorità per l’energia si sta impegnando a favore dei soggetti più deboli per estendere i bonus su elettricità e metano a un numero maggiore di persone, allargare i criteri di accesso e aumentare gli sconti. Propone inoltre all’esecutivo di dilazionare la sospensione per morosità delle forniture ai clienti titolari di bonus almeno durante il periodo invernale.
Anna Bigano