ROMA – La candidata alla presidenza Rai Simona Agnes rompe il silenzio dopo la fumata nera sulla nomina della della scorsa settimana, la sesta in due mesi.
“Sono a disposizione per svolgere con la massima serietà e professionalità questo incarico nel pieno rispetto del mandato e del pluralismo e degli orientamenti della Vigilanza. Sarebbe per me un onore svolgere un ruolo di garanzia, nei confronti di tutti con profondo e convinto spirito di servizio come prima di me ha fatto mio padre, Biagio Agnes che ha dedicato la sua vita alla Rai”, ha dichiarato la candidata sostenuta dal centrodestra,
Le reazioni delle opposizioni però sembrano allontanare la possibilità di un accordo, che invece è essenziale. Infatti per nominare il presidente del Cda della Rai servono i due terzi dei voti della Vigilanza, non bastano quelli delle forze del centrodestra.
Per il Pd, che parla attraverso il capogruppo in commissione Stefano Graziano, si potrà parlare di nomi soltanto dopo una riforma della Rai. “Il tema non sono le persone ma il metodo usato per individuarle”, ha aggiunto Graziano. Intanto lo scontro continua con il centrodestra, che in mancanza dei voti necessari continua a disertare le sedute plenarie per non compromettere il risultato.