Non è un buon periodo per le squadre italiane nelle competizioni calcistiche europee. Ieri sera ad Atene il Milan è stato battuto per 3-1 dall’Olympiacos, con conseguente eliminazione dall’Europa League.
Non sono mancate le polemiche: il dirigente rossonero Leonardo sostiene che la partita è stata segnata da errori arbitrali e ritiene “ingiusta” la sconfitta. “Abbiamo regalato la gara, senza scusanti, non si poteva perdere. È giusto che ce ne andiamo a casa”, ha invece affermato il tecnico Gennaro Gattuso al termine dell’incontro.
Ma l’attenzione si sposta sul fronte societario. La Uefa ha sanzionato il club per la violazione del “fair play” finanziario nel triennio 2014-2017. Il Milan dovrà raggiungere la parità di bilancio entro il 30 giugno 2021, pena l’esclusione dalle successive Coppe. La camera giudicante ha stabilito anche una sanzione di 12 milioni, che verranno trattenuti dai ricavi dell’Europa League di questa stagione, e una limitazione della rosa di giocatori: non potrà registrarne più di 21 nelle future competizioni europee.
Uno spiraglio, secondo “Il Sole 24 Ore”, potrebbe essere rappresentato dalla cordata di soci-vip, che vorrebbe partecipare e far sentire la propria voce nella gestione del club e acquistare una quota di minoranza dal fondo Elliott.
Anche la Lazio è stata battuta in casa dall’Eintracht per 2-1, un risultato che consente comunque ai biancocelesti di accedere ai sedicesimi di Europa League. La partita è stata inoltre segnata da scontri tra tifosi, avvenuti a Roma prima e dopo l’incontro.
Le sconfitte di Milan e Lazio arrivano dopo l’eliminazione di Inter e Napoli dalla Champions League. Il pareggio con il Psv è costato ai nerazzurri la qualificazione agli ottavi di finale, facendo emergere tutti i limiti della squadra di Spalletti. Il Napoli invece è stato battuto dal Liverpool, premiato dal maggior numero di reti segnate nella competizione. Tocca adesso alle superstiti Juventus e Roma tenere alta la bandiera italiana.