Continua senza troppi scossoni la settimana che cominciata con il ribasso dello spread. Il differenziale con i titoli di stato decennali tedeschi è ormai da lunedì stabile sotto i 300 punti, dopo che nelle ultime settimane, complici gli scontri tra Governo e Unione Europea, aveva raggiunto quota 326. Il clima più disteso, che si è instaurato all’indomani dell’incontro tenutosi sabato sera a Bruxelles tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, durante il quale i due si sono ripromessi maggiore collaborazione per risolvere la questione del deficit italiano, ha favorito un cauto ottimismo che da lunedì si ripercuote sull’andamento dello spread. Dopo il rialzo in apertura di mercati (297 punti), il differenziale è calato vistosamente, ed è stabile attorno ai 290.
Meno bene Piazza Affari, che soffre il forte il deciso abbassamento di Tenaris (-10%), a causa dell’accusa formale mossa dalle autorità giudiziarie argentine al presidente del gruppo Paolo Rocca, per pagamenti irregolari fatti a funzionari del governo di Buenos Aires in cambio di commesse: il FTSE Mib perde intorno allo 0,1%.
Apertura positiva invece per le altre borse europee, che segnalano crescite intorno al mezzo punto percentuale. Le borse stanno beneficiando in queste ore dei segnali positivi che si avvertono in merito ad un eventuale accordo tra Usa e Cina sulla questione dei dazi doganali, che potrebbe subire una svolta già nei prossimi giorni durante il G20, dal 30 novembre a Buenos Aires. La politica americana determina il cattivo andamento del mercato delle auto, che potrebbe patire una decisa batosta, dopo che il presidente americano Donald Trump ha espresso amarezza per la chiusura di cinque stabilimenti della General Motors in territorio Usa, con prospettive di innalzamento dei dazi sulle auto in entrata in America al 25%.