Nonostante le dichiarazioni di ieri del premier Giuseppe Conte, volte a rassicurare mercati e Ue, questa mattina lo spread ha rialzato la testa. All’apertura di Borsa il differenziale tra Bund tedeschi e Btp italiani è schizzato oltre i 270 punti, contro i 254 della chiusura di ieri.
Inutili dunque le ultime affermazioni del presidente del Consiglio, mirate a tranquillizzare gli investitori proprio in merito al nodo della prossima manovra. “Vareremo un piano finanziario che tenga i conti in ordine e che consenta al Paese di perseguire un pieno rilancio sul piano economico-sociale: la nostra sarà una manovra nel segno della crescita nella stabilità”, aveva annunciato il premier, nel pomeriggio di ieri.
Evidentemente i timori di una Legge di Bilancio nel segno del deficit, come prospettato nei giorni scorsi dal vicepresidente Luigi Di Maio, hanno impedito di prendere sul serio le rassicurazioni di Conte. I venti di guerra tra l’esecutivo italiano e i vertici della Commissione Ue restano al centro delle preoccupazioni degli attori economici, alla base di questa ultima impennata dello spread.