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Spd dice sì a Merkel
la Grosse Koalition si farà
festeggia la direzione Ue

Martin Schulz criticato dal suo partito

Merkel apre ad accordi sul programma

di Gloria Frezza22 Gennaio 2018
22 Gennaio 2018

epa05759362 (FILE) - A file picture dated 23 October 2014 shows German Chancellor Angela Merkel (R) and the President of the European Parliament, Martin Schulz (L) talk prior to the start of the EU Summit at the EU Council headquaters in Brussels, Belgium. Schulz on 29 January 2017 was officially nominated by the Social Democrats (SPD) party chair as SPD's as top candidate to take on Chancellor Merkel in German general elections in September 2017. He is scheduled to be elected as party chairman during a extraordinary party confention in March. EPA/OLIVIER HOSLET

È arrivato ieri, a Bonn, il sì dal congresso della Spd alla grande coalizione con Angela Merkel e la Cdu. Iniziano oggi le trattative per la formazione di un nuovo governo tedesco che, secondo le prime stime, dovrebbe essere pronto per Pasqua. Questa sera la cancelliera, insieme al leader di Spd Martin Schulz e all’alleato bavarese Horst Seehofer (Csu) stabilirà la tabella di marcia dopo un incontro.

“Siamo tutti sollevati – ha detto Schulz alla tv Phoenix – il risultato dimostra che abbiamo lottato duramente. Ora abbiamo il compito di portare avanti il partito tenendolo insieme. Affronterò i critici”. Sono molti, i critici, nei confronti della decisione del capo e del 56% della Spd. Mai come ora i socialdemocratici si trovano spaccati in due, mentre la parte più radicale del partito chiede di rinegoziare su tutela sanitaria, lavoro e immigrazione. Una richiesta particolarmente difficile data la cattiva disposizione di Seehofer e dell’Unione, che rifiuta di ridiscutere trattative giù concluse dall’accordo.

Dopo il negoziato tra i tre leader, toccherà nuovamente ai membri della Spd votare per confermare la Groko (Grosse Koalition) e le decisioni di Schulz, coinvolgendo il destino di 440 mila persone. Moderazione arriva dalla Merkel, che si dice disposta a qualche concessione per “un governo stabile, filtrato dalla ragionevolezza”. Al centro della sua dichiarazione una nuova economia più forte, la digitalizzazione e la sicurezza dei cittadini. Meno calmi invece i giovani socialdemocratici dello Juso. Il leader, Kevin Kuenhert, annuncia di voler continuare la battaglia contro la Groko: “Appena sarà presentato l’accordo – ha detto a Redaktionswerk Deutschland – promuoveremo delle manifestazioni in Germania per diffondere la nostra posizione”.

La notizia è stata accolta con giubilo in Europa, dove il tedesco Martin Selmayr, capo gabinetto del presidente Juncker, ha twittato: “Un’ottima notizia per un’Europa più unita, forte e democratica!”. Anche il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, lo ha definito “un passo avanti per il futuro dell’Europa”.

 

 

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