La Spagna è in ginocchio. L’emergenza coronavirus sta mettendo in grande difficoltà il Paese. Al momento le vittime sono 2.937, mentre il numero dei contagiati è salito a 41.900. Ieri il giorno peggiore, con 514 morti in sole ventiquattro ore. La crescita non sembra rallentare, tutt’altro. L’epidemia si diffonde più velocemente rispetto all’Italia e alla Cina. Se in Italia la maggior parte dei casi è concentrata al Nord, in Spagna sembra che il coronavirus stia prendendo piede in tutte le regioni. Il governo spagnolo ha annunciato che gli effetti dell’isolamento si vedranno tra pochi giorni, come riporta El Pais.
L’emergenza travolge il settore ospedaliero. A Madrid, la città più colpita, la terapia intensiva è già al collasso. Tra gli operatori sanitari aumentano gli infetti. In appena due giorni si è registrato un incremento di 2.000 casi, che portano il totale a quota 5.400: tra loro anche i medici che hanno fronteggiato l’inizio dell’emergenza senza adeguati strumenti di protezione.
Si fatica a far rispettare le misure di contenimento. In tutto il Paese le autorità stanno utilizzando dei droni per monitorare gli spostamenti. Fino a oggi ci sono stati 61 arresti e 6.000 denunce. Per salvaguardare gli anziani il governo ha creato un gruppo di monitoraggio delle case di cura. Nel frattempo il ministro della Salute Salvador Illa ha invitato i cittadini a rimanere a casa: “Sarà una settimana dura, molto dura”.
La penisola iberica ha il sostegno dell’Unione europea. Parola del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che chiede unità. “Se stiamo uniti – spiega Michel in una lettera agli spagnoli – ne usciremo più forti che mai”. Dello stesso avviso la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che annuncia misure economiche per la Spagna: “L’Europa vuole salvare l’occupazione e le imprese spagnole. Sono pronti undici miliardi di euro”.