Come pochi dubitavano, ieri Papa Belardo ha fatto il suo ingresso trionfale a Los Angeles. Durante il consueto incontro annuale dei critici televisivi americani, Jude Law e Paolo Sorrentino hanno presentato ufficialmente “The Young Pope” al pubblico statunitense. Questa sera sul canale via cavo HBO sarà trasmessa la prima puntata della produzione originale Sky. Dall’anteprima non sono tardati i commenti positivi di giornalisti ed appassionati del lavoro del regista napoletano. “Uno dei più feroci e inventivi commentatori dei malanni della società odierna”, lo definisce così il magazine Variety all’indomani della felice presentazione.
Arrivato in un momento storico quanto mai delicato per la politica, il personaggio di Papa Belardo porta sullo schermo innumerevoli richiami a figure controverse dell’epoca odierna. A Sorrentino è stato chiesto se Papa Pio XIII mirasse ad incarnare una futura versione della Chiesa Cattolica. La possibilità del ritorno di uno scenario ultraconservatore, dopo il pontificato di Francesco, sembra sempre più probabile guardando alla reazione che la chiesa presenta alla modernità: chiusura su sé stessa. “Ho scritto questa sceneggiatura anni fa, in tempi non sospetti, quindi non si tratta di una premonizione ma della semplice idea di investigare il mondo della Chiesa, di conoscerla più profondamente, non nel modo a volte scandalistico, altre edulcorato con cui spesso viene dipinta. Non è un commento su cosa sta succedendo nel mondo ma certo riflette questo momento e mostra cosa può significare dare fiducia e il voto a uno sconosciuto”. Così si è espresso il regista di Youth, alludendo anche al recente cambio di poltrona dall’amministrazione Obama a quella di Donald Trump.
Jude Law, volto e corpo di Lenny Belardo, ha ammesso ai giornalisti di aver fatto un lungo lavoro di immedesimazione per riuscire a comprendere le molteplici sfumature della sua personalità. Dopo un confronto con la sceneggiatura è giunto ad una chiave di volta. Interpretare un uomo che cerca ancora la fede e, giunto al vertice, crede di avere finalmente una linea diretta con Dio; tuttavia, questo non gli parla. Gli abiti, ha aggiunto l’attore, sono stati essenziali per calarsi nel ruolo, nonostante la scomodità. “Se anche il pubblico americano sarà soddisfatto come la critica, saranno in programma nuove stagioni, anche più d’una” ha concluso ad LA un soddisfatto Sorrentino.